Bonus Casa 2022: ecco tutte le agevolazioni ancora disponibili, gli importi, le scadenze e le ultime novità

I bonus edilizi rappresentano una forte spinta per il settore, e per molti contribuenti sono incentivi fondamentali per poter effettuare interventi a lungo rimandati per via di costi non facili da sostenere.

Molti di questi bonus sono stati quindi prorogati anche per il 2022, e la maggior parte di essi sarà ancora disponibile anche negli anni seguenti. Quando parliamo di bonus edilizi ci riferiamo ad agevolazioni che vengono riconosciute nell’ambito di interventi di ristrutturazione di un immobile, ma che si possono utilizzare anche a copertura di spese non strettamente correlate agli interventi effettuati.

Abbiamo quindi vari bonus edilizi, come il Superbonus e il bonus Ristrutturazione, per citare quelli più conosciuti, ma quali sono ancora disponibili anche nel 2022, e quali modifiche sono state apportate alle regole per l’accesso alle agevolazioni, o all’importo riconosciuto? Proviamo a fare un po’ di ordine.

Il Superbonus sarà disponibile fino al 2025

Cominciamo dall’agevolazione che ha riscosso maggior successo tra i vari bonus edilizi: il Superbonus. Si tratta come sappiamo di una detrazione riconosciuta per le spese sostenute per interventi effettuati al fine di migliorare la classe energetica di un edificio ma non solo. Viene riconosciuta la stessa detrazione anche nel caso di interventi volti a ridurre il rischio sismico degli edifici.

In entrambi i casi la scadenza è stata portata alla fine del 2025, ma solo se i lavori riguardano condomìni oppure edifici composti da 2 a 4 abitazioni.

Per quanto riguarda gli importi, la detrazione sarà del 110% se i lavori si concluderanno entro la fine del 2023, mentre scende al 70% se si concludono nel 2024, e infine al 65% se terminano nel 2025.

Queste le regole generali finché si tratta di condomìni e altri edifici composti da un minimo di 2 abitazioni, mentre nel caso delle villette unifamiliari è possibile accedere al Superbonus 110% solo fino alla fine del 2022, e solo se al 30 giugno dello stesso anno è stato completato almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Quanto alle ultime novità, ricordiamo che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha recentemente chiarito che per i casi di demolizione con ricostruzione dell’edificio non sono previste eccezioni.

Ecobonus e bonus Ristrutturazione fino al 2024

Tra i bonus edilizi ancora disponibili nel 2022 troviamo anche l’Ecobonus e il bonus Ristrutturazione, entrambi prorogati fino al 2024. Quest’ultimo in particolare è un’agevolazione rivolta ai contribuenti soggetti all’Irpef, indipendentemente dalla residenza o meno nel territorio dello Stato italiano.

L’importo del bonus, corrispondente ad una parte delle spese sostenute per i lavori nell’anno, in tal caso può essere infatti detratto dall’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’Irpef appunto.

Bonus Mobili: validità fino a 2024 ma si riduce l’importo

Anche il bonus Mobili è ancora accessibile, e lo sarà fino alla fine del 2024 secondo la proroga contenuta nella Legge di Bilancio 2022.

L’Agenzia delle Entrate ha anche chiarito di recente che sulla base delle ultime disposizioni e “indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, è possibile fruire di una detrazione del 50% calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022, e di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici”.

Bonus Facciate, detrazione del 60% fino alla fine del 2022

Grazie al bonus Facciate è possibile ottenere una detrazione d’imposta del 60% delle spese sostenute nel 2022 per interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, indipendentemente dalla categoria catastale cui appartengono, e inclusi gli immobili strumentali.

Il bonus Verde e bonus Giardini sarà accessibile fino a fine 2024

Con il bonus Verde, conosciuto anche come bonus Giardini, è possibile ottenere una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione di aree a verde o altre aree scoperte di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi.

Il bonus Verde è stato prorogato fino alla fine del 2024 anche per spese sostenute per la realizzazione di coperture a verde o giardini pensili.

Bonus Eliminazione barriere architettoniche solo per spese sostenute nel 2022

Durerà solo fino alla fine del 2022 il bonus eliminazione barriere architettoniche che, come ricorda l’Agenzia delle Entrate, è stato introdotto con la nuova Legge di Bilancio.

Si tratta di una nuova agevolazione che permette di ottenere una detrazione del 75% sulle spese sostenute per interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti.

L’importo massimo del bonus è variabile, e può andare da 30 fino a 50 mila euro, a seconda delle caratteristiche dell’edificio che è stato interessato dagli interventi del tipo previsto.

Confermato il Sisma bonus fino al 2024

Il Sisma bonus è stato confermato in Legge di Bilancio 2022 con scadenza fissata alla fine del 2024. Grazie a questa agevolazione è possibile ottenere una detrazione sulle spese sostenute per la ristrutturazione di edifici che si trovano nelle zone considerate a rischio sismico.

Novità sulle cessioni del credito per i bonus edilizi

Di recente sono inoltre stati fatti alcuni chiarimenti sul tema della cessione del credito, con l’Agenzia delle Entrate che ha spiegato le novità introdotte con il decreto Frodi.

L’AgE ha sottolineato che l’articolo 1, comma 2, del decreto Frodi ha reintrodotto il divieto di cessione “ulteriore alla prima con riferimento al Superbonus, ai bonus diversi dal Superbonus e ai bonus anti-Covid, prevedendo inoltre la possibilità a partire dal 26 febbraio 2022 di effettuare due ulteriori cessioni a favore di banche o intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, nonché imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia”.

“Continuano invece a trovare applicazione, non essendo stati modificati dal decreto Frodi, il comma 2 del citato articolo 28, che detta la disciplina transitoria per le comunicazioni effettuate entro il 16 febbraio 2022, e il successivo comma 3, che prevede la nullità dei contratti eventualmente stipulati in violazione del divieto delle cessioni plurime” ha inoltre spiegato l’Agenzia delle Entrate.

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