Caro carburanti, bollette e inflazione, dal bonus 200 euro ai buoni benzina tutte le misure del governo

Il governo di Mario Draghi sta introducendo tutta una serie di aiuti economici, destinati soprattutto alle famiglie con Isee basso ma non solo, che dovrebbero servire a ridurre l’impatto dell’inflazione, dei rincari sul costo dei carburanti e sulle bollette di gas e luce.

Alcune delle misure contro i rincari che il governo sta per introdurre sono contenute nel decreto Aiuti ed Energia, ed in particolare la bozza prevede il tanto atteso bonus una tantum da 200 euro, che dovrebbe essere erogato ad una platea molto ampia che comprenderà circa metà della popolazione italiana.

Il bonus 200 euro, che per lavoratori dipendenti e pensionati verrà accreditato in maniera automatica, è tuttavia solo una delle misure che l’attuale esecutivo si appresta ad introdurre. Vediamo quindi quali sono, tra tutti i bonus per il 2022, quelli che hanno il preciso scopo di aiutare le famiglie ad affrontare l’aumento delle spese derivante da inflazione e caro carburanti.

Bonus 200 euro una tantum: si estende la platea

La platea dei destinatari del bonus 200 euro una tantum inserito nel testo del decreto Aiuti si allarga fino a raggiungere oltre metà degli italiani. Il bonus, come anticipato nei giorni scorsi, sarà erogato a tutti i beneficiari nel mese di luglio, e in particolare i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che del privato, e i pensionati, riceveranno l’accredito automatico in busta paga o nel cedolino a luglio.

Alcuni dettagli sul bonus una tantum da 200 euro tuttavia non sono stati ancora definiti, e nel frattempo il numero dei beneficiari si allarga fino ad includere in tutto circa 31,5 milioni di cittadini di cui 13,7 milioni di lavoratori dipendenti, 13,7 milioni di pensionati.

Ci sono poi altri 4 milioni di beneficiari dei quali 900 mila percettori del Reddito di Cittadinanza, 750 mila tra badanti e colf, 270 mila lavoratori cosiddetti co.co.co, 300 mila lavoratori dello spettacolo, stagionali o intermittenti, e 1,1 milione di disoccupati.

L’iter per l’introduzione di questa misura contro il caro prezzi sta andando avanti anche in questi giorni. Ricordiamo che il decreto Aiuti è stato già varato dal governo il 3 maggio, ritoccato poi il 5 maggio ha ricevuto ora anche il via libera da parte della Ragioneria dello Stato.

Le risorse a copertura del bonus 200 euro saranno interamente raccolte grazie alla tassa sugli extra profitti delle aziende energetiche, che viene portata dal 10% al 25%, che dovrebbe garantire un gettito di 6,5 miliardi di euro. Potranno accedere agli aiuti solo i contribuenti con un reddito fino a 35.000 euro.

Bonus per lavoratori autonomi e professionisti

Non è stato ancora chiarito in che modo potranno accedere alla misura invece gli autonomi e i professionisti, ai quali pure spetterebbe il bonus da 200 euro una tantum, che però non potrà essere accreditato in maniera automatica come per lavoratori dipendenti e pensionati.

Nel caso di lavoratori autonomi e professionisti si pensa quindi ad un aiuto diverso, che potrà contare su risorse per 500 miloni di euro. Per questo contributo, il cui importo potrebbe non essere di 200 euro, servirà probabilmente un decreto a parte che il ministero del Lavoro dovrebbe mettere a punto nel giro di 30 giorni. 

Bonus benzina 200 euro

Sempre allo scopo di contrastare i rincari, ed in particolare contro il caro carburanti, il governo di Mario Draghi ha deciso di introdurre anche dei buoni carburante fino ad un massimo di 200 euro.

In questo caso il bonus inizialmente doveva essere destinato solo alle “aziende private”, che avrebbero avuto la possibilità di elargire i buoni carburanti ai propri dipendenti. Successivamente però la formula è stata modificata, e destinatari dei buoni carburanti sono diventati più genericamente “i datori di lavoro privati”.

Il datore di lavoro comunque non ha alcun obbligo per quel che riguarda l’erogazione del bonus ai propri lavoratori, ciascuno potrà decidere infatti se riconoscerlo oppure no, e potrà decidere in autonomia di erogare un importo inferiore ai 200 euro. Per il bonus benzina è stato fissato come termine ultimo per la messa a disposizione il 31 dicembre 2022.

Bonus 60 euro per i trasporti pubblici

Tra le altre misure messe sul tavolo dall’attuale esecutivo per contrastare inflazione e rincari ed aiutare in particolare le famiglie con reddito basso troviamo anche il bonus da 60 euro per i trasporti pubblici.

Si tratta di un bonus che è stato introdotto di recente che prevede fino a 60 euro di sconto sulla spesa sostenuta per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico. Si tratta di un modo per aiutare le famiglie sul lato economico da una parte, e dall’altra per incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico, in ottica green, quali treni e mezzi pubblici locali, regionali e interregionali.

Il bonus da 60 euro per trasporti pubblici è destinato solo a studenti e lavoratori con reddito 2021 che non supera la soglia dei 35 mila euro. Non sono state ancora definiti tutti i dettagli riguardanti le modalità con cui il bonus sarà riconosciuto, ma sappiamo che si potrà richiedere fino al 31 dicembre 2022.

Bonus sociali disagio economico e disagio fisico

Tra i bonus contro i rincari che sono stati già introdotti troviamo anche il bonus sociale, anche conosciuto come bonus bollette. Si tratta come sappiamo di un bonus che permette di ottenere un risparmio immediato sulle bollette di gas e luce, e che è destinato in modo specifico a nuclei familiari con Isee basso, fino a 12 mila euro (bonus sociale disagio economico).

Il bonus sociale viene riconosciuto anche a quei nuclei familiari in cui è presente un disabile che per le sue particolari condizioni di salute ha bisogno di utilizzare dispositivi medici alimentati elettricamente (bonus sociale disagio fisico). I nuclei che risultano in possesso dei requisiti per accedere sia al primo che al secondo bonus sociale potranno beneficiare di entrambi in quanto sono cumulabili.

L’importo del bonus tuttavia non è fisso, ma sarà l’Arera (Autorità di Regolazione per l’Energia le Reti e l’Ambiente) a stabilirlo sulla base di diversi criteri tecnici, compresa la zona climatica di appartenenza.

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