Con la riforma dell’Irpef nel 2025 ci saranno diverse novità in arrivo per i lavoratori italiani. Alcuni di loro infatti beneficeranno di un aumento in busta paga che potrà raggiungere i 1.200 euro. Cerchiamo quindi di capire a chi spetta l’aumento e in che modo viene erogato il bonus.
Riforma Irpef: arriva l’aumento in busta paga fino a 1.200 euro
Le modifiche di cui stiamo parlando sono ancora al vaglio dell’attuale esecutivo, quindi nulla di definitivo. Ma di cosa si tratta esattamente e cosa potrebbe cambiare con la riforma dell’Irpef? Sono previsti diversi bonus per i lavoratori, e attraverso questi bonus saranno elargiti fino a 1.200 euro l’anno.
Questa riforma segue l’introduzione del bonus da 260 euro che è stato concesso nel 2024, e si basa su una progressiva riduzione delle tasse sul lavoro.
Tuttavia, dal momento che non vi è ancora nulla di definitivo, quelle che andremo ad approfondire sono per ora soltanto delle ipotesi.
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Un bonus per i lavoratori che guadagnano finoa 55.000 euro annui
La prima ipotesi che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta valutando è quella di espandere il secondo scaglione fino a raggiungere i redditi da 55.000 euro l’anno con l’aliquota al 35%.
Grazie a questa modifica una parte di coloro che si trovano attualmente nel terzo scaglione, per il quale è prevista un’aliquota del 43% al di sopra dei 50.000 euro, si ritroverebbero nel secondo, risparmiando fino a 660 euro l’anno.
Questo importo sarebbe il risultato del risparmio per l’aliquota ridotta sui primi 28 mila euro e dell’ulteriore diminuzione del prelievo fiscale sulla fascia 50-55 mila euro.
Riduzione dell’aliquota al 34%
Vi è poi una seconda ipotesi, che consiste nel ridurre l’aliquota per il secondo scaglione, che potrebbe essere esteso appunto fino a 55.000 euro, al 34% dall’attuale 35%.
In questo modo tutti i lavoratori che attualmente si trovano nella seconda fascia di reddito, più coloro che hanno un reddito da 50.000 a 55.000 euro e facevano parte della terza fascia di reddito, beneficerebbero di un risparmio aggiuntivo dell’1%, che si tradurrebbe in un incremento fino a 670 euro nel caso dei redditi più alti in questa nuova seconda fascia.
Taglio dell’aliquota del secondo scaglione Irpef al 33%
La terza ed ultima ipotesi è quella di ridurre l’aliquota del secondo scaglione non al 34 bensì al 33%. Grazie a questa ulteriore riduzione i lavoratori potrebbero godere di un risparmio massimo di 940 euro nel caso di redditi fino a 55.000 euro, che arriverebbe fino a 1.200 euro annui se si inserisce nel calcolo anche il bonus da 260 euro applicato nel 2024.
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