Scadenze fiscali giugno: occhio alla data per richiedere gli arretrati dell’assegno unico

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Il mese di giugno sta per terminare e molte famiglie italiane non hanno ancora presentato la domanda per accedere ai pagamenti degli arretrati dell’Assegno Unico. È importante ricordare che il tempo a disposizione per richiedere gli arretrati sta per esaurirsi, poiché la scadenza è fissata al 30 giugno. Dopo tale data, non sarà più possibile ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico.

Vediamo quindi nel dettaglio le procedure per presentare correttamente, entro la fine di giugno, la domanda per ricevere gli arretrati dell’Assegno Unico.

Quando scadono i termini per richiedere gli arretrati dell’Assegno Unico

L’ultimo giorno di giugno si avvicina rapidamente. Mentre molte famiglie italiane stanno già ricevendo i pagamenti dell’ultima mensilità dell’Assegno Unico, non dimentichiamo che la scadenza per richiedere gli arretrati sta diventando sempre più imminente.

Le famiglie con figli a carico che desiderano accedere agli arretrati a partire dal mese di marzo 2023 e non hanno ancora presentato la domanda devono affrettarsi per non perdere questo diritto. Secondo il decreto-legge numero 230 del 2021, tutti i nuclei familiari che presentano la richiesta dell’Assegno Unico e Universale entro il 30 giugno hanno diritto anche agli arretrati a partire dal mese di marzo. Questo perché l’annualità dell’Assegno comprende il periodo da marzo a febbraio dell’anno successivo.

Ciò significa che i cittadini che hanno figli ancora fiscalmente a carico del proprio nucleo e non hanno ancora presentato la richiesta per accedere all’Assegno Unico devono affrettarsi per rispettare la scadenza del 30 giugno. Se invieranno la domanda solo dopo questa data, perderanno tutti gli arretrati spettanti e riceveranno gli importi dell’Assegno a partire dal mese di luglio.

È importante chiarire che la scadenza del 30 giugno per accedere agli arretrati dell’Assegno Unico si applica a coloro che non hanno ancora presentato la domanda. Inoltre, rientrano nella stessa categoria anche coloro che non hanno provveduto a presentare l’ISEE in tempo.

Pertanto, anche i genitori che hanno subito variazioni nelle condizioni per beneficiare dell’Assegno Unico e desiderano modificare la domanda al fine di ricevere importi più elevati devono inviare i documenti necessari entro il 30 giugno.

Come presentare la domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico

Abbiamo stabilito che c’è tempo fino al 30 giugno per presentare la domanda e ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico a partire da marzo 2023. Quali sono, quindi, le modalità corrette per inviare la richiesta?

È possibile utilizzare tre diverse modalità per trasmettere correttamente la domanda entro il 30 giugno:

  • Il portale telematico ufficiale dell’INPS.
  • Il servizio di Contact Center Multicanale INPS.
  • I servizi telematici offerti da enti di patronato o CAF gratuiti.

Senza dubbio, la modalità più veloce per accelerare il processo di invio della domanda e garantire di non perdere i pagamenti degli arretrati dell’Assegno Unico è utilizzare il portale telematico ufficiale dell’INPS.

Come presentare la domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico

Se si rischia di perdere gli arretrati dell’Assegno Unico a causa di variazioni nel proprio nucleo familiare, è necessario modificare la domanda. Per fare ciò, bisogna accedere all’area riservata del servizio Assegno Unico e Universale per i figli a carico.

Successivamente, gli utenti dovranno consultare la sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato” e cliccare su “Modifica”. È possibile trovare anche una sezione chiamata “Evidenze”, in cui vengono indicate eventuali problematiche o aspetti che hanno impedito l’invio della domanda.

In tali casi, sarà necessario seguire le istruzioni fornite dall’INPS, inclusa la trasmissione di file e documenti che confermino le informazioni mancanti nella domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico.

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