Superbonus, come fare per avere la detrazione al 110% entro il 25 novembre

Una delle date di scadenza del Superbonus è ormai alle porte, infatti secondo le nuove regole, entro domani 24 novembre bisogna presentare la Cila. Si tratta di una delle novità che sono state inserite nel decreto Aiuti quater dal governo di Giorgia Meloni, insieme all’abbassamento dell’aliquota dal 110 al 90% che scatta dal 2023.

Il decreto Aiuti quater indica anche nuovi requisiti per l’accesso all’agevolazione per interventi che riguardano villette e abitazioni unifamiliari indipendenti, ed introduce il calcolo del reddito con il quoziente familiare invece che sulla base dell’Isee.

Quello della presentazione della Cilas (Cila semplificata) entro il 25 novembre 2022 è un obbligo che riguarda in particolare chi, nel caso dei condomini, ha ancora una possibilità di ottenere la detrazione al 110% anche per il 2023, nonostante sia prevista la riduzione dell’aliquota al 90%.

Poi, lo ricordiamo, a partire dal 2024 la quota della detrazione scenderà ulteriormente, così pure nel 2025. Ma per quanto riguarda il 2023 è ancora possibile accedere al Superbonus 110% in alcuni casi, a patto che risultino soddisfatte determinate condizioni.

Cosa fare entro il 25 novembre per avere la detrazione al 110% per il 2023

Non resta molto tempo ai contribuenti che vogliono beneficiare del Superbonus con la quota di detrazione originale, vale a dire al 110%. La scadenza del 25 novembre è infatti molto vicina, e sulla base di quanto stabilito dal decreto Aiuti quater vi sono diversi adempimenti da rispettare.

Ricordiamo che il decreto Aiuti quater è stato approvato in Cdm il 10 novembre, ed è stato poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 novembre scorso. Il testo del decreto stabilisce che per redigere la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) servono altri 5 documenti, che sono i seguenti:

  • atto di proprietà
  • titolo abitativo dell’opera (condono e/o progetto)
  • documentazione catastale (visura e planimetria)
  • relazione e progetto ante/post operam a firma di un tecnico abilitato
  • Durc (Documento Unico Regolarità Contributiva) dell’impresa esecutrice
  • estremi del titolo abitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile interessato dagli interventi ammessi all’agevolazione
  • documentazione attestante la realizzazione dell’edificio prima del 1° settembre 1967.

Ma quello che è importante sapere in questo caso è soprattutto quanto tempo rimane per presentare la Cila, e quindi occorre capire quanto tempo serve per preparare il documento. Alcuni siti specializzati in materia edilizia riferiscono che una Cila può essere pronta nel giro di una settimana lavorativa all’incirca.

Per accedere al Superbonus al 110% non serve solo la Cila, cosa bisogna fare

Per quanto riguarda l’accesso al Superbonus con detrazione al 110%, la possibilità di beneficiare dell’agevolazione con la sua quota originale anche per il 2023, per i condomini, è legata al soddisfacimento di una serie di criteri e all’adempimento di alcuni obblighi a cominciare dalla Cila.

Non dimentichiamo che spesso i lavori che interessano condomini sono preceduti da varie assemblee, anche per mettere d’accordo tutti gli interessati, ma anche studi di fattibilità, con il coinvolgimento di professionisti per i preventivi col dettaglio dei costi per gli interventi da effettuare.

Il decreto Aiuti quater stabilisce che occorre una delibera per la quale il condominio dovrà approvare definitivamente:

  • l’esecuzione dei lavori stabiliti dall’articolo 119 del decreto Rilancio
  • il preventivo di spesa presentato dall’impresa e allegato alla delibera stessa
  • il pagamento del compenso per l’attività svolta dal professionista
  • la ripartizione delle spese.

Bisogna poi allegare alla delibera di approvazione la seguente documentazione:

  • il computo dei lavori
  • il progetto
  • il capitolato speciale
  • il contratto d’appalto.

La scadenza del 25 novembre potrebbe essere prorogata

Il 22 novembre il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato Confartigianato e affrontato la questione Superbonus. “Quello che ci preme è il pregresso perché oggi ci troviamo con i cassetti fiscali delle banche pieni e le cessioni di nuovi crediti vuote” ha spiegato Meloni “lo Stato ce la metterà tutta, ma le banche qualcosa di più la possono fare”.

Il premier in quell’occasione ha aggiunto sul tema Superbonus: “noi faremo quello che possiamo per dare una mano, purché anche altri ci diano una mano”.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero inoltre gli artigiani avrebbero chiesto che ad acquistare i crediti fosse direttamente la Banca d’Italia. La questione è stata già affrontata in realtà dal ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, il quale ha spiegato che non si possono trasformare i crediti di imposta derivanti dai bonus edilizi in una moneta fiscale. Un intervento di Bankitalia spa sarebbe quindi da escludere.

La discussione che riguarda il Superbonus tuttavia non è ancora chiusa, anzi nelle prossime ore è attesa la conversione in legge del decreto Aiuti quater, e non si esclude che nella fase emendativa una delle richieste che potrebbero essere approvate sia proprio quella di far slittare la scadenza del 25 novembre per la presentazione della Cilas.

Se l’ipotesi “salva cantieri” dovesse essere confermata allora per gli interventi ammessi al Superbonus sui condomini ci sarebbe più tempo per adempiere a tutti gli obblighi ed aver diritto quindi anche per il 2023 alla detrazione al 110% invece che al 90%.

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