Nel denso calendario macro di questa settimana, oggi è la volta della pubblicazione dei verbali della riunione del FOMC di inizio maggio, che dovrebbero confermare la visione positiva dello scenario economico e, in particolare, puntare al consolidamento di un mercato del lavoro in miglioramento e a un’inflazione che è oramai vicina al target.
In questo scenario, la discussione sulla policy monetaria dovrebbe mostrare posizioni diverse all’interno del board sul ritmo dei rialzi nel 2018, anche se le divergenze non dovrebbero essere così profonde e numerose, con la possibilità che nel 2018 ci siano 3 o 4 rialzi.
Come indicato da diversi interventi registrati nel corso dell’ultimo mese, il Comitato intende proseguire con i rialzi graduali e non reagire allo sforamento verso l’alto dell’obiettivo di inflazione al 2%, seguendo soprattutto l’evoluzione mensile dei prezzi. I verbali potrebbero far emergere l’esistenza di pericoli collegati alla politica dei dazi ed eventualmente all’andamento dei prezzi energetici, senza tuttavia indicare alcuna variazione per il sentiero dei tassi, e rimandando così tale avvenimento alle prossime occasioni.
D’altronde, il meeting di maggio – come a suo tempo commentammo – è stata sostanzialmente di natura interlocutoria, e i verbali non dovrebbero dare informazioni su eventuali modifiche alle proiezioni macroeconomiche e dei tassi che potrebbero emergere alla riunione di metà giugno.
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