Come emerso dalle ultime sedute, il cambio Euro Dollaro sembrerebbe aver raggiunto una sorta di stabilizzazione in area 1,16. Dopo le varie oscillazioni attorno a 1,15, l’EUR/USD ha trovato un nuovo punto di riferimento che è rappresentato da quota 1,16. Chi opera con il Forex Trading si sarà però reso già conto da solo che l’equilibrio raggiunto è alquanto precario. C’è il rischio, in altre parole, che l’Euro torni nuovamente ad essere vittima di tensioni varie anche perchè, in più di una circostanza, il cross ha fallito il tentivo di salire anche oltre quota 1,16. Qualcosa, quindi, potrebbe bollire in pentola per le prossime sedute.
A metà della scorsa settimana, grazie anche alle tensioni che si sono registrate sugli indici azionari di Wall Street, l’Euro è riuscito a risalire nel cambio con il Dollaro. Secondo gli esperti di Mitsubishi Financial Group, è plausibile che le tensioni che si sono registrate a Wall Street abbiano determinato un alleggerimento improvviso delle posizioni rialziste sul dollaro. Questo movimento è stato ovviamente un vantaggio di non poco conto per la Moneta Unica Europea. Sempre secondo gli analisti la diminuzione delle speculazioni rialziste sul Dollaro, allontana, perlomeno nel breve termine, la possibilità che il biglietto verde possa rafforzarsi. Del resto, il cambio Euro Dollaro oggi vede una valuta americana già beneficiaria di una valutazione considerata elevata.
In considerazione di questo contesto quali sono le previsioni che possono essere fatte sul cambio Euro Dollaro nel breve termine? Secondo gli analisti di ING per il cross EUR/USD la barriera in area 1,162 è decisamente dura e il suo superamente resta molto difficile. Secondo ING, inoltre, il repentino stop degli indici di Wall Street rappresenta un segnale negativo anche per l’Eurozona. C’è l’impressione, hanno commentato gli esperti della casa d’analisi svizzera, che il ciclo economico dell’Eurozona abbia raggiunto il suo picco. Ovviamente questa non è una notizia positiva per Eurolandia. L’Europa, proseguono gli analisti, viene danneggiata da ogni frenata della crescita globale a causa del suo ciclo economico aperto. Tuttavia, quasi a mitigare la sua posizione, la stessa ING afferma che il surplus delle partite correnti dell’area euro che oggi è pari al 4% del PIL, potrebbe offrire un argine di non poco conto alle tensioni e attutire così i colpi.
Di diverso avviso sono invece gli analisti di Unicredit secondo i quali è possibile che il cambio Euro Dollaro consolidi i guadagni sopra area 1,15. Nel medio termine, invece, il braccio di ferro tra Italia ed Europa e i rendimenti dei bond Usa dovrebbero rappresentare un elemento calalizzatore per il cross EUR/USD.
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