Parità cambio Euro Dollaro: cosa significa e quali sono le conseguenze

Dopo che lo scorso 12 luglio il cambio Euro Dollaro è sceso sotto la parità per la prima volta da 20 anni a questa parte, il trend del cross è rimasto sostanzialmente inalterato. L’indebolimento dell’Eurozona (stritolata tra crisi geopolitica, crisi energetica, inflazione e rischio recessione) e la contestuale connotazione del Biglietto Verde come unica valuta rifugio, hanno tenuto il cross Eur/Usd sulla parità per tutto il mese di agosto e di settembre. La tendenza, ad eccezione di alcune parentesi frutto in realtà soprattutto di movimenti tecnici, sembra proseguire anche nel corrente mese di ottobre.

Nel grafico in alto è indicato l’andamento del cross Eur/Usd in tempo reale. Come si può vedere dall’andamento della curva, l’impostazione resta ribassista.

In questo articolo proveremo a fare un passo avanti. Le domande che ci poniamo sono due: cosa significa la parità per il cambio Euro Dollaro? E ancora quali sono le implicazioni e le conseguenze di questa situazione?

Prima di provare a dare delle risposte, ricordiamo ai nostri lettori che, a causa degli storici movimenti in atto su Eur/Usd in questi mesi, l’appeal della coppia è molto cresciuto anche tra i traders alle prime armi. Ciò è avvenuto perchè oggi si può investire sul cambio Euro Dollaro comodamente da casa usando broker CFD come ad esempio eToro (leggi qui la recensione completa) che hanno anche il vantaggio di offrire il conto demo gratuito per fare pratica.

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Cambio Euro Dollaro e parità: quali sono le implicazioni?

Cosa significa per il cross Eur/Usd il raggiungimento della parità? Secondo Guillermo Santos Aramburo, partner di iCapital, il fatto che la coppia sia ai minimi da 20 anni dimostra che oggi l’unico asset considerato un bene rifugio su cui scommettere in un periodo caratterizzato da forte incertezza, è proprio il biglietto verde.

Di conseguenza, ha poi proseguito l’analista, il dollaro è sempre destinatario di liquidità proveniente da tutto il mondo e di conseguenza riesce ad accumulare una rivalutazione di oltre il 12 per cento raggiungendo non solo la parità rispetto all’euro ma anche rivalutazioni molto consistente anche nei confronti di valute che, tradizionalmente, sono molto forti come ad esempio lo Yen giapponese.

In questo contesto, il rialzo dei tassi di riferimento da parte della banca centrale Usa e la crisi energetica (con il boom del prezzo del petrolio e del gas, entrambi quotati in dollari) hanno consolidato questa dinamica. Il risultato della spinta esercitata da questi fattori così diversi è appunto la parità tra Euro e Dollaro.

Attenzione perchè il crollo sulla parità di Eur/Usd non è destinato a durare un tempo limitato. Come evidenziato dagli analisti di JP Morgan, l’indebolimento non è come quello che si vide a suo tempo tra aprile e maggio quando l’Euro pagò le tensioni sugli spread dei paesi periferici di Eurolandia. Insomma siamo dinanzi a qualcosa che terrà a lungo compagnia agli investitori. E allora, alla luce di tale situazioni, quali sono le previsioni che si possono avanzare?

Cambio Euro Dollaro previsioni dopo la parità

Dopo aver raggiunto la parità, come si muoverà il cambio Euro Dollaro? Quali sono le previsioni che si possono fare? Tanto per iniziare, nel breve termine, il cross può tranquillamente scendere fino a 0,95. Secondo Aramburo, non è da escludere che il livello raggiunto possa addirittura essere rotto come già avvenne ad inizio 2000 durante la crisi dei titoli tech e il tracollo dei mercati mondiali.

In questa situazione diventa fondamentale scegliere un broker che offre strumenti avanzati per operare. Un esempio è il Copy trading eToro grazie al quale è possibile copiare le strategie dei traders migliori. Questa funzionalità può essere testata anche da chi alle prime armi essendo disponibile la demo gratuita da 100 mila euro.

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Tornando alle previsioni su Eur/Usd, non è da escludere, ha concluso l’analista, che proprio i fattori che hanno causato il rafforzamento del Biglietto Verde nell’ultimo periodo, possano, in futuro, essere alla base del suo ritracciamento. La previsione dell’analista è quindi la seguente: se il mondo non cadrà in una forte recessione, allora non è da escludere che l’Euro passa iniziare a recuperare parte del suo valore già nell’ultima parte del 2022 e poi proseguire con il rimbalzo nel 2023. Staremo a vedere cosa potrà succedere.

Parità Cambio Euro Dollaro: quali conseguenze?

Una delle domande che da mesi operatori e semplici cittadini attenti si pongono è quale possa essere l’impatto della parità del cambio Euro sull’economia. Parliamo quindi delle conseguenze di questo nuovo rapporto di forza tra le due valute.

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, gli effetti non sono per forza solo negativi ma ci sono anche implicazioni positive.

Andiamo con ordine. A causa della parità, le esportazioni aumentano poichè in contesti in cui una moneta si indebolisce rispetto ad un’altra, le aziende riescono a vendere di più. Quindi il primo effetto della parità Eur/Usd sarebbe positivo per l’Europa ma purtroppo l’impatto è vanificato dal rally dell’inflazione che, tanto in Usa quanto nell’area Euro, sta mettendo a dura prova il potere di acquisto delle imprese e, a cascata, dei consumatori. Un peccato perchè gli Stati Uniti sono un’economia molto importante per l’Europa e soprattutto per l’Italia.

Detto ciò la parità Euro Dollaro ha invece conseguenze negativi sulle importazioni. La spiegazione è semplice: con il rapporto 1:1 servono più Euro per comprare beni in Dollari. Un problema nel problema è il fatto che le fonti energetiche a partire dal petrolio, sono prezzate in Dollari e quindi agli europei costano di più essendo la Moneta Unica più debole rispetto a prima di luglio.

Sempre restando nell’ambito delle conseguenze economiche della parità Euro Dollaro, impossibile non citare il comparto turistico. La parità avvantaggia gli americani a fare turismo in Europa mentre è uno svantaggio per i viaggiatori europei negli Usa. In altre parole il turismo nel Vecchio Continente e in Italia sarà più attraente per i viaggiatori Usa. Viceversa i turisti europei saranno disincentivati ad andare negli States a causa del dollaro troppo forte.

Per finire per quello che riguarda gli investimenti, con il rafforzamento del dollaro chi ha posizioni aperte sugli asset denominati USD può trarne vantaggio. Viceversa chi ha in portafoglio asset in Euro è costretto a fare i conti con questa nuova situazione valutaria.

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