La Banca Nazionale Svizzera ha aumentato il suo tasso di interesse di riferimento allo 0,5% contribuendo a porre fine all’era dei tassi negativi in Europa.
Il rialzo di 75 punti base segue l’aumento a -0,25% del 16 giugno, il primo in 15 anni. In precedenza, la Banca centrale svizzera aveva mantenuto i tassi fermi a -0,75% dal 2015. Il rialzo arriva dopo che il mese scorso l’inflazione in Svizzera ha raggiunto il 3,5%, il tasso più alto degli ultimi trent’anni.
L’istituto monetario ha dichiarato che l’aumento del tasso di riferimento “contrasta il nuovo aumento della pressione inflazionistica e la diffusione dell’inflazione a beni e servizi che finora sono stati meno colpiti”. Ha inoltre aggiunto che non si possono escludere ulteriori aumenti del tasso di riferimento.
Dopo la decisione, il franco svizzero si è indebolito drasticamente rispetto al dollaro e all’euro in seguito al rialzo dei tassi. All’inizio della settimana, il franco svizzero ha raggiunto il livello più alto nei confronti dell’euro dal gennaio 2015, quando gli economisti hanno iniziato a speculare sulla prospettiva di un aumento di 75 punti base.
La Svizzera era l’ultimo Paese europeo con un tasso di policy negativo, dato che le banche centrali della macroarea hanno aumentato aggressivamente i tassi per affrontare l’impennata dell’inflazione.
Il Giappone è ora l’ultima grande economia con una banca centrale in territorio negativo, dopo che giovedì la Banca del Giappone ha deciso di mantenere i tassi di interesse fermi a -0,1%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!