Previsioni Rating Moody’s sull’Italia: ci sarà downgrade? Ecco i possibili effetti

Attenzione massima alla decisione di Moody's - BorsaInside

Sui mercati oggi l’attenzione è rivolta all’atteso aggiornamento del rating sull’Italia da parte dell’agenzia internazionale Moody’s. La pubblicazione della valutazione, come normativa impone, ci sarà dopo la chiusura delle contrattazioni di Borsa Italiana, quindi dopo le ore 17,30.

Le domande che questa mattina molti investitori si pongono sono facilmente intuibili: Moody’s taglierà o confermerà il rating dell’Italia e soprattutto, quali potrebbero essere le conseguenze in caso di un possibile declassamento dell’economia italiana da parte dell’agenzia di rating?

Rating Italia secondo Moody’s

Attualmente l’agenzia Moody’s ha un rating a livello Baa3 sull’Italia con un “outlook negativo”. Una riduzione anche di un solo livello porterebbe il debito sovrano italiano nella categoria “junk” (spazzatura), abbandonando così il prestigioso status di “investment grade”.

La valutazione di Moody’s, la più importante delle agenzie globali di rating, arriverà dopo i giudizi di S&P, Fitch e DBRS che hanno mantenuto invariati sia l’outlook che il rating sul Bel Paese. Nel dettaglio:

  • S&P Global Ratings: rating BBB con outlook “stabile”,
  • DBRS: rating BBB high con outlook “stabile”,
  • Fitch: rating BBB con outlook “stabile”,

Una conferma accolta positivamente dagli investitori anche perchè l’economia italiana sta mostrando segnali di rallentamento, come evidenziato dai recenti dati macroeconomici.

Nonostante manchino ancora alcune ora alla pubblicazione della valutazione di Moody’s (le cui implicazioni sui mercati si vedranno comunque lunedì all’apertura di Borsa Italiana), tra gli investitori impazzano le previsioni. Molti esperti, infatti, hanno redatto alcuni report su quelle che potrebbero essere le valutazioni dell’agenzia sul rating dell’Italia. La stima che va per la maggiore è che il rating possa essere confermato sui livelli in essere.

Previsioni rating Moody’s sull’Italia: cosa deciderà l’agenzia

Le anticipazioni sul rating di Moody’s per l’Italia alimentano le speculazioni: secondo gli analisti di Unicredit, il rating potrebbe essere confermato a Baa3. Gli esperti sia i dati storici che quelle che sono proiezioni lasciano intendere che ci possa essere conferma della valutazione anche perchè l’Italia ha mostrato una buona resilienza di fronte agli shock recenti, come quello energetico.

Inoltre Piazza Gae Aulenti invita a tenere conto che i recenti aggiornamenti sull’attuazione dei progetti del PNRR ma anche le notizie positive sulle condizioni politiche italiane, i segnali positivi dalla bilancia commerciale e la forte stabilità del sistema bancario italiano, sono elementi che potrebbero agevolare la conferma del rating sul livello attuale.

Allo stesso tempo, però, Unicredit è consapevole dell’alta imprevedibilità di Moody’s. Non va infatti scordato che appena pochi giorni fa l’agenzia di valutazione aveva abbassato l’outlook degli Stati Uniti da “stabile” a “negativo” stupendo il mercato. Il peggioramento dell’outlook è stato giustificato da Moody’s alla luce della crescente della polarizzazione politica nel Congresso.

Conseguenza taglio rating Italia da Moody’s

Lasciamo perdere lo scenario più probabile e ragioniamo per ipotesi: e se l’agenzia di Moody’s, contrariamente a quello che prevedono gli analisti dovesse invece tagliare il rating sovrano dell’Italia?

Inutile dire che l’impatto sarebbe significativo non solo a livello politico, ma anche sui mercati finanziari. Per gli analisti inglesi di Barclays, in caso di un declassamento sotto l’investment grade, lo spread Btp/Bund (differenziale di rendimento tra bund tedesco e Btp a 10 anni italiano) potrebbe aumentare a 250 punti, rispetto ai circa 180 punti di oggi. Per gli analisti di Barclays, nonostante il rapporto debito-Pil dell’Italia sia destinato a salire al 144,3 per cento, il Paese resta troppo vulnerabile agli shock di mercato e ai cambi di sentiment degli investitori.

Come investire sull’aggiornamento rating di Moody’s sull’Italia

La situazione su Borsa Italiana in attesa di conoscere è molto tranquilla. Il Ftse Mib si sta infatti avvicinando al giro di boa delle 13,30 con una progressione dello 0,6 per cento.

Ciò significa che gli investitori non si attendono downgrade da parte degli esperti. Chi volesse investire sul Ftse Mib per sfruttare il clima di attesa in vista della diffusione della valutazione di Moody’s non deve per forza comprare azioni italiane reali ma può operare con i CFD.

I Contratti per Differenza sul Ftse Mib CFD sono strumenti finanziari derivati che consentono agli investitori di beneficiare delle variazioni di prezzo del paniere di riferimento di Borsa Italiana senza possederlo effettivamente. Con i CFD, gli investitori possono assumere posizioni al rialzo (long) se ritengono che il prezzo dell’indice aumenterà, o al ribasso (short) se pensano che il prezzo diminuirà. Il profitto o la perdita sono determinati dalla differenza tra il prezzo di apertura e il prezzo di chiusura del contratto. I CFD sul Ftse Mib sono strumenti basati sull’uso della leva finanziaria, che permette agli investitori di controllare una posizione di dimensioni maggiori rispetto all’importo effettivamente investito.

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