A gennaio le esportazioni nazionali non petrolifere di Singapore sono crollate del 25% su base annua, per il calo maggiore degli ultimi 10 anni. I dati statistici hanno infatti mostrato che le esportazioni non petrolifere del Paese verso i suoi mercati principali hanno subito una drastica riduzione, con l’export verso la Cina in flessione di oltre il 41%, quello verso gli Stati Uniti del 31,5% e quello verso Hong Kong di oltre il 55% nel mese.
Il dato segna così la quarta contrazione consecutiva e il calo più marcato da febbraio 2013, vi fu una contrazione di oltre il 30%.
I dati deludenti arrivano peraltro pochi giorni dopo che Singapore ha reso noto il suo ultimo bilancio annuale, con il ministro delle Finanze e vice primo ministro Lawrence Wong che ha dichiarato come il governo stesse faticando per trovare un “delicato equilibrio” tra la lotta all’inflazione e la prudenza fiscale.
Per gli analisti, purtroppo, il peggio potrebbe non essere passato. La maggior parte delle banche d’affari ha infatti dichiarato che si prevede un ulteriore calo della domanda globale, ribadendo l’aspettativa della società di una recessione globale nella prima metà dell’anno, che continuerà a pesare sulle prospettive commerciali di Singapore.
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