La data da segnare in rosso sul calendario è quella di domani, 6 giugno 2024, perché è per quella data che è atteso il taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE).
L’atteso taglio dei tassi di interesse andrà quindi a sortire i suoi effetti su prestiti e mutui, ma cosa cambierà esattamente, e quali saranno i benefici pratici per chi accede a una di queste forme di finanziamento?
Cosa cambia col taglio dei tassi della BCE
Tutti sappiamo che un abbassamento del costo del denaro produce degli effetti positivi sul portafoglio delle famiglie, soprattutto di quelle che hanno bisogno di accedere a forme di finanziamento quali prestiti e mutui, in quanto i tassi di interesse saranno più bassi.
La data annunciata per procedere con il taglio dei tassi di interesse, come accennato, è quella di domani, 6 giugno. Un taglio molto atteso, visto che siamo reduci da ben nove aumenti consecutivi, il cui scopo era quello di contrastare la crescita dell’inflazione, che ha prodotto aumenti dei prezzi molto pesanti in tutta Europa.
In Italia il tasso di inflazione si attesta oggi poco al di sotto dell’1%, ma nel resto dell’eurozona siamo ancora al di sopra del 2%. Ora quindi sembrano esserci i presupposti per intervenire con un taglio dei tassi di interesse, dando la possibilità ai contribuenti di beneficiare dei suoi effetti.
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Quanto scenderanno le rate di prestiti e mutui?
Anche se il taglio dei tassi di interesse è atteso per la giornata di domani, il costo dei finanziamenti ha già iniziato a registrare un calo. Ma di quanto dovrebbero scendere le rate di prestiti e mutui? Secondo alcune stime, se la BCE applicherà domani un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, la rata di un mutuo a tasso variabile si ridurrebbe ben poco.
Un netto risparmio si avrebbe invece nel caso di un mutuo con tasso fisso, per i quali le richieste di finanziamento sono cresciute del 17% nei primi quattro mesi del 2024. Un altro contesto nel quale si otterrebbe maggior beneficio dal taglio dei tassi della BCE è quello dell’operazione di surroga, per la quale il risparmio può arrivare vicino ai 150 euro per singola rata di importo intorno ai 600 euro.
Per avere un’idea di come sono cambiati i tassi di interesse possiamo partire dal 2021, quando un mutuo a tasso variabile prevedeva un tasso dello 0,6%. Nel 2023 si è arrivati addirittura oltre il 6%, mentre ora il tasso di interesse è sceso intorno al 4%.
Per coloro che hanno già attivato un mutuo a tasso fisso naturalmente non cambia nulla, ma per chi ha intenzione di accedervi prossimamente, il risparmio sarà significativo. Inoltre il taglio dei tassi di interesse, che dovrebbe essere di 25 punti base domani, dovrebbe raggiungere almeno 75 punti entro la fine del 2024.
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