Secondo quanto commenta una recente nota a cura di Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud Asset Management, la crescita delle attività cinesi nel secondo trimestre potrebbe rallentare.
L’esperto di Mirabaud sottolinea infatti come, guardando ai dati sulle importazioni e sui prezzi al consumo in Cina, a marzo sia possibile osservare come l’attività interna sia stata dinamica, ma come questo non esclude che la crescita dell’attività nel secondo trimestre rallenti.
In effetti – prosegue la nota – le importazioni sono aumentate a marzo toccando i massimi storici, e conducendo a un calo del surplus commerciale complessivo. Un aumento condotto dalle importazioni di materie prime, che potrebbe riflettere in parte un effetto prezzi, ma anche il forte dinamismo degli investimenti e dell’attività produttiva.
L’economista condivide poi come i prezzi al consumo siano in fase di normalizzazione, con l’eliminazione delle restrizioni che hanno condotto a un aumento dell’attività dei servizi interni a marzo, e come l’inflazione sia tornata in territorio positivo, mentre la forte crescita dei prezzi della produzione dovrebbe tradursi presto in pressioni al rialzo dei prezzi al consumo.
Quindi, si noti come il finanziamento aggregato si sia chiaramente moderato sul finire del primo trimestre e come il calo sia generalizzato, concernendo sia i finanziamenti bancari che quelli dello shadow banking. Un elemento che, combinato con le misure del governo per limitare gli acquisti di case e con la possibile richiesta della Banca centrale alle banche commerciali di mettere un freno ai finanziamenti per il resto dell’anno potrebbe condurre a un allentamento della crescita delle attività già a partire dal secondo trimestre 2021.
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