Il gigante cinese dell’ecommerce JD.com ha annunciato di aver pagato alcuni dipendenti con lo yuan digital, all’interno di un programma sperimentale avviato dalla banca centrale per allargare l’utilizzo della versione digitale della moneta centrale.
Ricordiamo infatti che la People’s Bank of China ha iniziato a lavorare nel suo progetto di sistema di pagamento elettronico tramite valute digitali fin dal 2014, e che nelle mire dell’istituto monetario lo yuan digitale dovrà servire a sostituire le monete e le banconote in circolazione, con obiettivo principale di stimolarne l’utilizzo domestico.
Come più volte abbiamo avuto modo di condividere in queste pagine, lo yuan digitale non è stato ancora reso disponibile a tutti, ma è parte di una serie di sperimentazioni sempre più vaste e sempre più intense. Questi progetti sono peraltro stati spesso legate a delle forme di lotterie, con cui gli yuan digitali sono stati gratuitamente attribuiti a residenti di diverse grandi città.
Ora, JD.com ha aggiunto un ulteriore tassello a questo programma ambizioso, sostenendo che sta pagando gli stipendi dei propri dipendenti con moneta elettronica, in collaborazione con la PBOC. A proposito della PBOC, il vice governatore Li Bo qualche giorno fa ha dichiarato che la banca centrale sta lavorando per allargare ulteriormente i propri progetti di utilizzo dello yuan, con la meta di permettere ai turisti, ai viaggiatori e agli atleti delle Olimpiadi invernali di Beijing del 2022 di poter utilizzare regolarmente lo yuan digitale.
Ricordiamo in conclusione che lo yuan digitale non è una criptovaluta come il Bitcoin. È invece una versione digitale della moneta emessa dalla banca centrale e, come tale, non è certamente assimilabile ai progetti criptovalutari privati che, anzi, la PBOC sembra voler ostacolare anche grazie al proprio strumento di pagamento.
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