Sebbene la maggior parte delle nazioni del sud-est asiatico continuino a lottare contro il Covid, le azioni della Borsa di Singapore rimangono una delle principali attrazioni a livello di macro-regione. Ad affermarlo è James Cheo, di HSBC Private Banking & Wealth Management, secondo cui, pur rimanendo un po’ cauti su tale regione, non si può che esprimere un commento positivo su Singapore. Ma perché?
L’esperto di HSBC ha citato il miglioramento della gestione della pandemia da parte di Singapore come uno dei principali fattori dietro questa visione. Il Paese ha gradualmente iniziato ad allentare le misure di allontanamento sociale che sono state reimposte all’inizio di maggio. Al contrario, diversi altri Paesi del sud-est asiatico sono alle prese con un aumento delle infezioni.
A ciò si aggiunga altresì come i tassi di vaccinazione a Singapore abbiano anche superato di gran lunga quelli dei suoi pari regionali.
Al 12 luglio, per esempio, il 40,47% della popolazione di Singapore era completamente vaccinata contro il Covid-19. In confronto, la Malesia aveva vaccinato completamente l’11,38% della sua popolazione, mentre la statistica era ancora più bassa in Indonesia e Thailandia, rispettivamente al 5,5% e al 4,74%.
Oltre al miglioramento della situazione di Singapore nella gestione della pandemia, Cheo ha indicato nei dati economici “estremamente forti” un’altra variabile che potrebbe giocare in favore del Paese.
Nel secondo trimestre, Singapore ha registrato la sua più forte crescita economica in 11 anni, rimbalzando dal crollo economico dell’anno scorso. Il Prodotto interno lordo nel periodo aprile-giugno di quest’anno era comunque ancora inferiore dello 0,9% rispetto al secondo trimestre del 2019, prima della pandemia.
Per quanto infine riguarda i settori su cui investire, l’esperto ha evidenziato come i finanziari e gli industriali di Singapore siano due comparti su cui puntare.
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