Settimana più densa di dati quella in avvio nella giornata di oggi. Come nostra abitudine, iniziamo con l’area euro, dove le stime per il 1° trimestre dovrebbero confermare il rallentamento della crescita economica dell’Eurozona a 0,4% t/t da un precedente 0,7% t/t.
Sul fronte dei dati nazionali, in Germania la prima stima dovrebbe mostrare il PIL in crescita di 0,4% t/t da un precedente 0,6% t/t. In Olanda, invece, la crescita economica dovrebbe essersi stabilizzata a 0,5% t/t da un precedente 0,8% t/t.
Per quanto concerne le cause, ammesso che effettivamente possa essere verificato tale rallentamento della crescita economica, è difficile ipotizzare se tale slowdown sia dovuto o meno a fattori temporanei. Sarà pertanto necessario attendere ancora qualche dato macroeconomico, in maniera tale che possa dare maggiori indicazioni di sorta su questo ambito. Si tenga altresì in considerazione che se anche la dinamica trimestrale del PIL dovesse assestarsi intorno allo 0,4% t/t nel 2018, l’economia dell’Eurozona continuerebbe a crescere al di sopra del potenziale.
I primi indizi su quanto sopra dovrebbero arrivare in settimana con la pubblicazione dell’indice ZEW sulle attese, che è visto in recupero di due punti a -6,0 dopo mesi di continui cali. Le seconde stime dovrebbero confermare la discesa dell’inflazione a 1,2% da 1,3% nella media area euro, a 1,4% da 1,5% in Germania e a 0,6% da 0,9% in Italia ma in aumento di un decimo in Francia a 1,8%.
Passando agli USA, la settimana presenta diversi dati di rilievo: le prime indagini del settore manifatturiero di maggio dovrebbero rimanere positive, stabilizzandosi vicino ai livelli di aprile. I dati di aprile dovrebbero complessivamente essere positivi, con la produzione industriale e le vendite al dettaglio che dovrebbero registrare variazioni solide, e i cantieri residenziali dovrebbero essere in rialzo moderato.
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