Grazie all’aumento della domanda di prodotti sanitari da parte di Cina e Stati Uniti, la società olandese Philips ha riportato una crescita delle vendite del 6%, rispetto al secondo trimestre dello scorso anno.
Il dato è di gran lunga superiore alle stime degli analisti, che attendevano un incremento del 4.5%.
Sulla scia dei positivi dati trimestrali, le azioni di Philips hanno raggiunto questa mattina il valore più alto da 18 anni a questa parte, toccando quota 40,72 euro.
“Sono soddisfatto dell’aumento del 6% del fatturato. Continuiamo a prevedere che la nostra crescita migliorerà ulteriormente nella seconda metà dell’anno, supportata dalla crescita delle vendite e dal nostro programma di produttività”, ha affermato l’amministratore delegato Frans van Houten.
L’utile netto della società è salito a 243 milioni di euro, mentre l’utile rettificato per azione è aumentato del 23% rispetto allo stesso periodo del 2018.
L’ EBITA è salito invece del 14% a 549 milioni di euro, mentre l’EBITA rettificato è salito di 60 punti base all’11,8%, in linea con le aspettative.
Per quanto riguarda le prospettive future, Philips ha confermato gli obiettivi per il periodo 2017-2020; ovvero una crescita delle vendite del 4-6% e un miglioramento medio annuo di 100 punti base del margine EBITA rettificato.
Analisi del titolo a cura di EXANTE
Alla borsa di Amsterdam, il titolo Philips (PHG) è tra i migliori quest’oggi e segna un’impennata pari a quasi il 5%; al momento della scrittura le azioni vengono scambiate a 40,69 euro.
Nella prima mattinata odierna le quotazioni hanno raggiunto il massimo storico di 40,72 euro; da inizio anno le azioni di Philips sono salite di circa il 35%.
Anche se al termine della scorsa settimana il titolo ha mostrato delle difficoltà, il quadro tecnico attuale resta ancora positivo e in grado di supportare nuovi rialzi; trovandosi sui massimi storici, il prossimo traguardo al rialzo può essere stimato soltanto mediante proiezioni di prezzo, che rivelano un possibile target a quota 43 euro per azione.
In caso di correzione, troviamo un importante supporto a quota 38 euro, mentre nello scenario attuale solo una discesa, confermata in chiusura, inferiore ai 38 euro decreterebbe uno stop agli acquisti, con la possibilità a quel punto di assistere ad un’ulteriore correzione.
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