Dopo un decennio di vani tentativi di raggiungere il proprio obiettivo, la Banca Centrale Europea ha dato il via libera all’incremento del target di inflazione al 2%.
Ad anticipare la novità è Bloomberg, che citando fonti a conoscenza della decisione, ha dichiarato che il board della BCE avrebbe optato per questa scelta in un meeting straordinario tra martedì e mercoledì, segnando di fatto il primo cambio di strategia dal 2003.
Ma che cosa cambia?
Il precedente obiettivo dell’inflazione parlava di un valore al di sotto ma prossimo al 2%. Il nuovo target, che sembra lasciare spazio a maggiori flessibilità in termini di sviluppo dei prezzi durante il periodo di ripresa, potrebbe condurre a un allungamento ulteriore della politica ultra accomodante che dovrebbe essere discussa dopo l’estate. Non è certo una novità che il contesto in cui si muove la BCE si stia caratterizzando per crescenti pressioni sull’uscita dal programma di acquisto di obbligazioni PEPP da 1.850 miliardi di euro.
Per saperne di più bisognerà però attendere la pubblicazione della ‘strategy review‘ che sarà presentata in un comunicato alle 13:00 CEST e, 90 minuti dopo, in conferenza stampa dalla presidente Lagarde.
È sempre Bloomberg, comunque, ad anticipare il fatto che le nuove guideline finiranno con l’abbracciare temi piuttosto importanti per la banca, come la lotta contro il cambiamento climatico, l’interazione delle politiche fiscali e monetarie, le tendenze del mercato del lavoro e la globalizzazione.
Per gli analisti di Bloomberg, una nuova strategia, nei termini in cui sembra essere stata anticipata, potrebbe allontanare i futuri aumenti dei tassi di interesse e, potenzialmente, richiedere più acquisti di asset in futuro.
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