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Dividendo BASF mai così in basso negli ultimi 10 anni - BorsaInside

Quando il management di una società decide di tagliare il dividendo o comunque di ridurlo rispetto a quello che è il trend che emerge dal suo storico, c’è sempre una forte probabilità che azionisti e investitori la prendano male. In poche parole il titolo che subisce un taglio del dividendo è destinato a crollare almeno nel breve termine.

Ne sanno qualcosa le azioni BASF (borsa di Francoforte) e gli stessi azionisti di questa quotata. BASF è infatti andata a picco proprio a seguito della decisione del management di tagliare il dividendo portandolo addirittura al livello più basso dell’ultimo decennio. Dividendo BASF mai così basso negli ultimi 10 anni quindi ed inevitabile sell-off sul titolo.

Ovviamente la decisione dei vertici della quotata tedesca di tagliare la cedola non è stata presa a cuore leggero (anche perchè gli effetti sul titolo erano facilmente immaginabili) ma è uno dei punti salienti (e più dolorosi) di un più ampio piano di revisione della strategia aziendale di BASF. Il progetto di rilancio del colosso tedesco prevede, tra l’altro, anche lo scorporo della divisione agricola del colosso ai fini di un possibile listing.

Un vantaggio del crollo delle azioni BASF è ovviamente la possibilità di comprare a prezzi più bassi.

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Dividendo BASF: cosa è successo e perchè è stato tagliato

Ma vediamo più attentamente cosa è accaduto alla cedola di BASF e come mai il consiglio di amministrazione ha deciso di adottare questa decisione così drastica.

Tanto per iniziare c’è da tenere conto dell’avverso contesto di riferimento. BASF si trova a fare i conti da tempo con un costo dell’energia molto alto (provocato dallo stop alle forniture energia russa a basso costo di cui l’industria tedesca ha goduto per anni) e dalla flessione della domanda globale di prodotti chimici da imputare soprattutto alla riduzione dell’importazioni da parte della Cina (è un pò il discorso del petrolio, ovviamente fatte le dovute proporzioni). In questo contesto, la società tedesca sta presentando addirittura in considerazione la possibilità di chiudere il suo sito di Ludwigshafen che oggi è il più grande impianto chimico d’Europa. Si tratterebbe di una scelta estrema che metterebbe in modo anche forti tensioni sociali. Per questo motivo, il management sta provando a tamponare alla meglio la situazione. Tra le decisioni adottate in quest’ottica c’è proprio il taglio del dividendo BASF.

La quotata ha già fatto sapere che sull’esercizio 2024 sarà pagata una cedola pari a 2,25 euro per azione per un ammontare dividendi totale pari a 2 miliardi di euro. Confrontando il dividendo BASF 2025, relativo all’esercizio 2024, con la cedola staccata quest’anno a valere sull’esercizio 2023, il confronto è impietoso. Quest’anno infatti la società ha staccato un dividendo pari a 3,40 euro per azione. Tra l’altro proprio in occasione della presentazione dei conti, i vertici del colosso chimico dichiararono che era loro intenzione aumentare ogni anno il dividendo alla luce dell’andamento del free cash flow.

E invece neppure un anno dopo questo annuncio di buoni propositi, non solo non ci sarà alcun incremento della cedola, ma addirittura il nuovo dividendo BASF 2025 sarà il più basso degli ultimi 10 anni! Comprensibile la reazione stizzita dei trader dinanzi ad una simile decisione.

A nulla sembra essere valsa la decisione del management di includere nel ritorno per gli azionisti anche il riacquisto di azioni proprie per complessivi 4 miliardi di euro che scatterà dal 2027.

Cosa fare con le azioni BASF in borsa

L’industria tedesca è in crisi soprattutto perchè il suo rapporto decennale con la Russia è stato spazzato via a causa dell’appoggio tedesco all’Ucraina. In questo contesto il settore chimico è tra quelli che soffrono più di tutti e BASF ne è un esempio. Le azioni BASF ovviamente stanno risentendo di tutto questo.

Come si può vedere dal grafico in alto, il titolo ha perso oltre 12 punti percentuali nell’ultimo mese. Da inizio anno però la prestazione è positiva per il 7 per cento. Oggi le azioni BASF scambiano a 46,6 euro e, stando alla valutazione di Redburn-Atlantic, potrebbero salire fino a 65 euro. Si tratta di un target più basso rispetto ai 70 euro precedentemente assegnati. Ad ogni modo, secondo Redburn-Atlantic, le azioni BASF restano da comprare (rating buy). Secondo gli esperti il target price abbassato a 65 euro per azione riflette più che altro la posizione cauta ma ottimista su quelle che sono le future performance di BASF.

Volendo abbracciare la valutazione di Redburn-Atlantic, i trader interessanti potrebbero quindi sfruttare eventuali ritracciamenti del titolo BASF per comprare a prezzi a sconto. Per farlo si può ricorrere sia ai broker come eToro che a banche come Fineco.

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