Tassi BCE previsioni 2024: quando saranno tagliati? Stime a confronto

Aggiornamento del
Tra primo e secondo trimestre 2024 il taglio dei tassi BCE - BorsaInside

Il punto di partenza per tutte le analisi sul possibile andamento dei mercati finanziari nel 2024 e per la definizione di una strategia trading profittevole è rappresentato dalle decisioni di politica monetaria della BCE. Il destino dei tassi nel 2024 sarà centrale nella determinazione del trend di mercato. Di questa correlazione tra mercati e tassi di riferimento c’è piena consapevolezza tanto che, già da alcuni mesi, c’è stato un incremento esponenziale dell’interesse verso due tematiche in particolare:

  • previsioni tassi BCE 2024
  • quando ci sarà il taglio dei tassi BCE nel 2024?

Se i motivi alla base della prima ricerca sono scontati (è normale che con l’inizio dell’anno nuovo si guardi alle previsioni piuttosto che a quello che è accaduto in precedenza), la seconda dimostra invece una prospettiva ben precisa: il mercato ritiene che certamente i tassi saranno tagliati, il punto è quando questo avverrà.

Il taglio dei tassi BCE 2024 è quindi scontato (si tratta dello scenario base degli analisti) mentre sono le tempistiche ad essere oggetto di dibattito con previsioni tra loro spesso molto diverse.

Tassi BCE: il livello di fine 2023

Parleremo di previsioni tassi BCE 2024 nel prossimo paragrafo. Prima è necessario fare il punto su quella che è l’eredità dell’anno corrente. Insomma a che livello è il costo del denaro alla fine dell’anno corrente?

La risposta a questa domanda è molto semplice perchè basta dare un occhio alle ultime decisione del board dell’EuroTower. Nel summit di dicembre, in linea con quelle che erano le stime, i banchieri hanno deciso di lasciare tutto come era. Più nel dettaglio, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale è stato confermato al 4,5 per cento, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,75 per cento e il tasso di interesse sui depositi presso la BCE al 4 per cento.

Nel corso del meeting la Banca Centrale Europea ha anche riaffermato il concetto per cui i tassi di riferimento si collocano su livelli che, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, potrebbero fornire un contributo sostanziale al raggiungimento del target di inflazione del 2 per cento nel medio termine.

I tassi BCE 2024 dipenderanno dall’inflazione

A prescindere dalle tempistiche sul taglio, i tassi BCE 2024 saranno ovviamente legati all’andamento dell’inflazione. A tal riguardo, sempre nel corso dell’ultimo summit, la BCE ha ipotizzato una progressiva convergenza verso il target del 2 per cento. Più nel dettaglio per quello che riguarda l’inflazione complessiva e l’inflazione di fondo, la Banca Centrale Europea di attende un dato pari al 5,4 per cento e al 5 per cento nel 2023. In entrambi i casi le stime sono più basse rispetto a quelle formulate a settembre dall’EuroTower che erano pari al 5,6 per cento e al 5,1 per cento. A partire dalle indicazioni aggiornate su fine anno corrente, per il 2024 la stima è del 2,7 per cento sia per l’inflazione complessiva che per quella di fondo. Anche in questo caso c’è un miglioramento rispetto alle precedenti indicazioni che erano pari al 3,2 per cento e al 2,9 per cento.

Volendo allargare ancora di più l’orizzonte temporale, per il 2025 le previsioni sono di inflazione complessiva al 2,1 per cento e di fondo al 2,3 per cento.

Tutti questi dati convergono verso una sola direzione: l’inflazione dell’area Euro è in miglioramento ed è per questo se il taglio dei tassi BCE nel 2024 è scontato.

Taglio tassi BCE 2024: quando ci sarà? Le previsioni

Quando verranno tagliati i tassi BCE nel 2024?

Gli analisti di Equita hanno fornito in quadro aggiornato sulle prospettive di taglio dei tassi BCE. Secondo la sim milanese il mercato sta scontando una possibilità del 60 per cento che la Banca Centrale Europea possa decidere di tagliare i tassi già da marzo quindi nel primo trimestre 2024. Si tratta di una prospettiva più gettonata rispetto al passato visto che, giorno 13 dicembre, la stessa Equita riteneva possibile al 50 per cento un taglio dei tassi entro fine marzo. Nel complesso gli analisti di Equita hanno ipotizzato 5 tagli complessivi da parte della BCE nel corso del 2024 con conseguente discesa del costo del denaro di 125 punti base.

Quelle di Equita sono previsioni decisamente ottimistiche sul taglio dei tassi BCE. Stando ad un sondaggio della Reuters, il 57 per cento di un campione di 90 economisti prevede almeno un taglio dei tassi prima della riunione del Consiglio direttivo di luglio ossia nel secondo trimestre dell’anno. Tale prospettiva è comunque migliore rispetto a quella di poco tempo fa che collocava le tempistiche di rialzo più avanti nel tempo.

Tra le previsioni di Equita e quelle del sondaggio Reuters si collocano le stime di Goldman Sachs. Secondo la banca d’affari americana, la BCE taglierà i tassi di riferimento di 25 punti base in ogni riunione a partire da aprile 2024. Alla luce di questo trend, il tasso sui depositi scenderà al 2,25 per cento entro l’inizio del 2025. Nel loro report gli esperti affermano che aprile potrebbe essere il mese più probabile per l’inizio del taglio dei tassi BCE alla luce dell’aspettativa per una crescita più solida e tenendo conto dell’attuale crescita dei salari nell’area Euro. Per la cronaca la stessa Goldman Sachs, in precedenza, prevedeva che la BCE avrebbe tagliato i tassi di 25 punti base ogni trimestre.

Cosa dice la stessa BCE del taglio dei tassi

Più di ogni previsione elaborata dagli analisti a pesare sugli scenari di taglio dei tassi BCE sono le stesse indicazioni che arrivano dall’EuroTower.

Secondo Philip R. Lane, capo economista e membro del Comitato esecutivo della BCE, nel momento in cui inizierà la riduzione dei tassi di interesse non si avrà a che fare con una sola decisione ma con una sequenza di decisioni. L’esperto ha quindi riconosciuto che esiste un elemento assicurativo nel rialzo dei tassi di cui se ne terrà pienamente conto sia in termini entità che di tempistica nel momento in cui l’aggiustamento degli stessi tassi porterà ad una posizione di politica monetaria più neutrale e quindi quando sarà il momento.

Per Philip R. Lane i dati positivi sull’allentamento dell’inflazione di fondo sono incoraggianti ma si vedono alcune tendenze contrarie nell’inflazione dei servizi nel 2024 e per il momento i salari continuano a crescere sopra qualsiasi tipo di tasso di equilibrio di lungo periodo.

Proprio in relazione all’andamento dell’inflazione, Lane ritiene che i prezzi al consumo dovessero tornare vicini al target del 2 per cento sarebbe giusto procedere con una normalizzazione dei tassi di interesse. Grazie a questo passaggio sarà possibile tagliare i costi del debito pubblico. Tuttavia per poter raggiungere questo obiettovo serve tenere la posizione e assicurarsi che il problema dell’inflazione sia sconfitto.

La storia insegna che se nei momenti di alta inflazione le banche centrali cercano di normalizzare troppo in fretta prima che il problema faccia il suo corso e venga sconfitto, ecco che arriva un’altra ondata di inflazione per resistere alla quale è necessario che le banche centrali tornino ad alzare i tassi. Questo sarebbe uno scenario decisamente peggiore e quindi è fondamentale prendere tutto il tempo che serbe per vedere davvero l’inflazione vicina al suo target. Al tempo stesso, però, è fondamentale non restare in balia dell’eccessiva prudenza e allontanarsi troppo presto dalla posizione in cui ci si trova da settembre.

Insomma secondo una voce interna alla BCE quale è quella di Lane, la normalizzazione attiva dei tassi BCE sarà frutto di una lunga discussione che ad oggi è solo all’inizio visto che non ci sono evidenza successive per potere passare alla seconda fase.

E la BCE tagliasse i tassi più del previsto? Previsioni controcorrente di T. Rowe Price

investitore con soldi e logo di T. Rowe Price
Le previsioni di T. Rowe Price sui tassi BCE 2024 – BorsaInside

Ad andare in controtendenza rispetto all’opinione più diffusa sono gli analisti di T. Rowe Price secondo i quali non si può affatto escludere che la BCE possa tagliare i tassi più delle attese addirittura tra i 150 e i 200 punti base rispetto all’ammontare totale.

Un taglio così forte dei tassi BCE avrebbe come conseguenza il forte calo dell’Euro rispetto a tante altre valute. Il ribasso dei tassi oltre le attese sarebbe motivato da un calo dell’inflazione più rapido del previsto che porterebbe l’EuroTower a tagliare i tassi più rapidamente di quello fin qui ipotizzato. Un’azione simile, hanno proseguito gli esperti, favorirebbe i bund tedeschi e al tempo stesso indebolirebbe la divisa europea. In un contesto simile i titoli azionari europei dovrebbero restare in penombra almeno fino a quando non sarà attivata una vera ripresa. Solo in quel momento le valutazioni a sconto potrebbero rappresentare un’occasione di acquisto, prima no.

La convinzione di T. Rowe Price è che l’Europa sia destinata ad affrontare alcuni trimestri di crescita negativa e di stagnazione prima di tornare a crescere verso la fine del 2024. Del resto già adesso i dati del settore manifatturiero tedesco sono molto deboli e anche il PMI della Francia è in calo ad un ritmo simile. In controtendenza, almeno apparente, gli indici PMI di Italia e Francia che sono si migliorati ma va tenuto conto che essi si muovevano da livelli molto bassi. Non va meglio ai PMI servizi che sono alle prese con un indebolimento generalizzato in tutta l’Eurozona.

In questo contesto (a cui va poi aggiunto il fattore geopolitico) due sono gli scenari possibili: una crescita più debole del previsto e un’inflazione capace di scendere in modo più rapido verso il target del 2 per cento. In entrambi i casi la BCE avvierebbe un taglio dei tassi. Per questo gli analisti di T. Rowe Price suggeriscono di avere una posizione lunga sui bund tedeschi visti come l’asset che più di tutti dovrebbe beneficiare del taglio dei tassi nell’Eurozona.  

Tassi BCE 2024: conclusioni

Tirando quindi le somme è palese che non solo tutti gli analisti e le banche d’affari danno per assodato il taglio dei tassi nel 2024 ma è altrettanto innegabile che tutti hanno migliorato le loro indicazioni sulle tempistiche della riduzione. Il taglio dovrebbe iniziare tra fine primo trimestre e fine secondo trimestre quindi entro il primo semestre, non oltre.

Queste indicazioni sono molto utili per programmare la propria strategia trading per il 2024 su tutti quei mercati che sono condizionati dalle decisioni di politica monetaria della BCE e quindi le borse europee ma anche alcune coppie forex come il cambio Euro Dollaro.

Per fare trading su questi asset da una stessa piattaforma si possono usare broker come:

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