Il via libera sancito dall’assemblea degli azionisti del Credito Valtellinese all’aumento di capitale dalle banca è considerato un passo decisivo in direzione del rafforzamento della base patrimoniale dell’istituto. L’assemblea del Credito Valtellinese si è tenuta lo scorso 19 dicembre e, alla fine della scorsa settimana, sono stati pubblicati i verbali delle decisioni assunte dal massimo organo del Credito Valtellinese. Nei suddetti verbali sono indicati i nomi e i cognomi degli azionisti presenti all’incontro. Si tratta di atti di pubblico dominio che sono utili per fotografare quella che è la compagine azionaria del Creval che più spinge all’aumento di capitale della banca.

Con la trasformazione del Credito Valtellinese in una società per azioni, il vecchio modello del voto per testa, ossia un voto ogni testa indipendentemente dalla quota posseduta, è stato mancato in soffitta a favore del voto per quote. In considerazione di tale trasformazione, adesso il raggruppamento di deleghe, effettuato come nelle altre quotate in forma organizzata, appare più significativo. Proprio dai verbali relativi all’assemblea degli azionisti del 19 dicembre, si apprende che i professionisti Luca Falciola (per i fondi istituzionali) e Massimiliano Scrocchi (per Dgfd, gruppo Dumont) hanno portato complessivamente più di 10 milioni di azioni. Lo stesso presidente Miro Fiordi si è presentato con 72.736 azioni Creval mentre altri azionisti significativi hanno rappresentato oltre un milione di azioni Credito Valtellinese.

L’elenco soci Credito Valtellinese può essere un buon punto di partenza per provare a tracciare una strategia di investimento sulle azioni Creval per i prossimi mesi. Il 2018 è stato un anno molto pesante per il Credito Valtellinese. Le indiscrezioni, prima, e le comunicazioni dopo, relative all’aumento di capitale, hanno determinato un forte deprezzamento del titolo Creval che ha ripetutamente toccato i minimi a partire dall’inizio del mese di novembre. Proprio l’esito dell’assemblea degli azionisti del 19 dicembre, con il doppio successo del quorum raggiunto e della delega al consiglio di amministrazione per l’esercizio dell’aumento di capitale approvata, ha permesso alla quotazione Credito Valtellinese di allontanarsi dai livelli di prezzo raggiunti a novembre.

L’eredità lascia alle azioni Creval dal 2017 è comunque significativamente pesante. Il prezzo delle azioni Credito Valtellinese, infatti, ha registrato un calo un calo del 68% e molte incognite sull’aumento di capitale. Il mercato, infatti, si chiede chi aderirà alla ricapitalizzazione della baca della Valtellina considerati i livelli attuali di patrimonializzazione dell’istituto. Per chi non è azionista di Creval e preferisce investire in azioni Credito Valtellinese attraverso il trading di CFD, l’aumento di capitale è una occasione per provare a guadagnare.

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