Telecom Italia ha riavviato le procedure che potrebbero condurre alla creazione della joint venture con Canal Plus (del gruppo Vivendi), andando ad applicare l’iter con parti correlate di maggior rilevanza, così come suggerito dal collegio sindacale e della Consob.
La novità non sembra per il momento aver portato fortuna al titolo, che anche questa mattina, mentre scriviamo (ore 10) è in calo dello 0,55% a 0,7205 euro. Tuttavia, gli analisti rimangono particolarmente fiduciosi, con Banca Imi che ha prontamente confermato il rating buy, e Mediobanca che si è espressa in termini positivi, ritenendo che “la convergenza sia necessaria”, e che “Tim sta già investendo sui contenuti e crediamo che abbia spazio per ottimizzare la spesa con buoni ritorni”.
Ricordiamo come lo scopo dalla jv, stando a quanto precisa dalla stessa società, sia proprio quello di produrre l’offerta video per i clienti Tim, attraverso l’acquisizione e la produzione di contenuti televisivi (la jv si occuperà tuttavia anche della gestione del relativo servizio).
Non sfugge agli analisti il fatto che proprio l’offerta convergente di contenuti video sia uno degli elementi principali del piano strategico 2018-2020 del colosso delle telecomunicazioni, e che per il progetto “che si qualifica come operazione con parte correlata, in quanto controparte di Tim è Canal+ International, controllata indiretta di Vivendi, principale azionista e controllante di fatto di Tim (nella prospettazione fatta propria da Consob), nonché esercente attività di direzione e coordinamento, sarà applicata la procedura per l’effettuazione di operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza, con conseguente coinvolgimento nel corso delle trattative di apposito Comitato composto da tutti i componenti indipendenti del board” – si legge nella nota Telecom.
Ad ogni modo, il processo che condurrà all’approvazione non sembra essere brevissimo, tanto che i termini di un’intesa con Mediaset potrebbero essere slittati oltre il 27 febbraio, giorno della prima udienza della causa che vede contrapposta Vivendi alla società del Biscione.
Insomma, il tavolo è ricco di carte, e le prossime settimane saranno sicuramente portatrici di qualche chiarimento prospettico.
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