Quello delle elezioni politiche italiane è certamente uno dei temi che meglio di altri potrebbe condizionare i mercati finanziari nelle prossime settimane. E, consapevoli di ciò, da oggi andremo a ripotare alcune delle principali analisi sulle intenzioni di voto da parte dei sondaggisti italiani, accompagnandovi così al 4 marzo 2018, quando le urne si apriranno per eleggere i rappresentati in Camera e Senato.
L’ultimo sondaggio di rilievo, risalente alle intenzioni rilevate la scorsa settimana, manifestano il temuto scenario di una sostanziale ingovernabilità, l’ipotesi che i mercati finanziari ritengono probabilmente più negativa per il nostro Paese.
Stando a Ixè e alle sue rilevazioni del 1 febbraio, il Partito Democratico si fermerebbe al 22%, con gli alleati di Civica Popolare allo 0,8% e Più Europa – Bonino in crescita al 2,6%. Liberi e Uguali al 7,3% e Insieme allo 0,4% chiudono lo scenario del centro-sinistra. Dato in lieve calo il Movimento 5 Stelle, che Ixè accredita al 28,7%, mentre lo scenario di centro-destra viene oggi accreditato di un complessivo 35,3%, con Forza Italia al 17%, Lega alll’1,5%, Fratelli d’Italia al 4,3%, Noi con l’Italia – UDC al 2,0% e altre liste allo 0,5%.
Complessivamente, il centro-destra si mantiene sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente al 35,3%, mentre il Movimento 5 Stelle perde mezzo punto in una settimana al 28,7%. Fanalino di coda il centro-sinistra, con un 25,8% cui – potenzialmente – alcuni analisti puntano ad avvicinare il 7,3% di Liberi e uguali…
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