Ieri il grafico relativo all’andamento del titolo FCA ha fatto emergere un dato molto significativo dal punto vista di vista analitico: la rottura della resistenza collocata su quota 19,90 euro. Il passaggio della quotazione Fiat Chrysler Automobiles su livelli che non venivano toccati dalla fine mese di gennaio, ha rilanciato la possibilità che il prezzo delle azioni FCA possa riportarsi sui record superiori ai 20 euro. La progressione di ieri (+3% la variazione finale del titolo sul Ftse Mib) ha sancito la ripresa di quel trend rialzista che mancava in casa Lingotto da alcuni mesi. Il senso più profondo di quanto avvenuto ieri ad FCA su Borsa Italiana è facilmente sintetizzabile in questa espressione: dopo una pausa di alcuni mesi, la corsa delle azioni del Lingotto è ripresa. A suonare la premessa del ritorno del rally erano stato stati gli analisti di Goldman Sachs che nella prima di Ottava, in un report, avevamo riassunto tutti i possibili catalizzatori del titolo FCA nei prossimi mesi

Nella seduta di ieri FCA è stata al centro di volumi molto forti con le negoziazioni che hanno superato la media delle ultime 50 sedute contribuendo così al movimento rialzista in atto. Dal punto di vista algoritmico, l’RSI è salito a quota 70 restando però sotto ai livelli toccati quando il prezzo delle azioni FCA era giunto sui massimi storici. Analicamente nella seduta di ieri FCA è stata al centro di un classico tentativo di breakout con contestuale ripresa di un trend rialzista di breve/medio termine. La lunga fase di distribuzione che aveva interessato Fiat Chrysler Automobiles grossomodo dalla fine di gennaio a ieri, potrebbe quindi essere finita. Per avere le idee piuù chiare sarà necessario capire quale sarà la direzione di FCA su Borsa Italiana oggi. In poche parole, dopo il grande rally di ieri, la corsa di FCA proseguirà anche nella seduta di oggi oppure subentreranno le classiche prese di profitto? Dal punto di vista dell’analisi tecnica, laddove le quotazioni FCA dovessero proseguire la dinamica rialzista superando anche le resistenze in area 20 euro, allora il titolo potrebbe riuscire ad agganciare il macro trend rialzista di lungo periodo.

Purtroppo, per FCA, questo quadro potenzialmente positivo è stato rovinato dai dati ACEA sulle immatricolazioni di auto nuove in Europa nel mese di marzo. Il Lingotto nell’ultimo mese ha venduto 120.591 auto nuove in Europa (paesi Ue + Efta), registrando un calo dell’8% rispetto allo stesso mese del 2017. Alla luce della contratazione, la quota di mercato in Europa del gruppo del Lingotto si è quindi ridotta dal 6,8% al 6,6%. A seguito dell’aggiornamento dei dati di marzo, nei primi tre mesi dell’anno il bilancio per il gruppo FCA è ancora più negativo con un calo del 4,3% per un totale di oltre 290mila autovetture nuove immatricolate contro le oltre 300mila dello stesso periodo del 2017. Tra i vari brand de Lingotto a registrare una delle performance peggiori è stato il marchio Fiat con un calo del 12,5%. Viceversa, sempre a livello di singolo brand, la performance mogliore è stata segnata dal marchio Jeep con una progressione delle vendite del 42,3%. Per quello che riguarda gli altri brand del Lingotto, Alfa Romeo ha registrato una dinamica positiva mentre Lancia/Chrysler ha segnato un calo del 37,5%. La performance complessiva di FCA emerge in tutta la sua negatività se si raffronta con quella del colosso automobilistico tedesco Volkswagen (-0,04%) e soprattutto con quella di PSA con Opel (+59,8%).

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