Unicredit: ipotesi accelerated bookbuild su quota in FinecoBank? Attenzione alle azioni oggi

Possibili grandi movimenti sull’asse Unicredit FinecoBank. Stando ad alcune indiscrezioni la banca guidata da Mustier starebbe prendendo in considerazione la possibilità di ridurre, ancora di più, la sua quota in FinecoBank. La nuova riduzione della partecipazioni renderebbe Unicredit e FinecoBank sempre più indipendenti l’una dall’altra proseguendo in scia ad un cammino iniziato già da alcuni anni. Inevitabilmente le indiscrezioni sulla possibile cessione di una quota di FinecoBank da parte di Unicredit determinano l’accensione di un faro su entrambi i titol. Concretamente questo significa che investitori e traders devono prestare molta attenzione alle azioni Unicredit e alle azioni FinecoBank su Borsa Italiana oggi 7 maggio. 

Ma nello specifico cosa affermano i rumors sull’ipotesi in oggetto? Per rispondere a questa domanda è necessario anzitutto chiarire quella che oggi è la situazione di partenza. Stando alle ultime comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti risalenti al 5 maggio 2019, Unicredit sarebbe accreditata nel capitale di FinecoBank con una partecipazione pari al 35,479 per cento. Questo è quindi il punto di partenza. Secondo Il Sole 24 Ore il management di Unicredit starebbe prendendo un considerazione la cessione di una quota compresa tra il 10 e il 15 per cento. Nella più ampia delle ipotesi, la fase di post-cessione vedrebbe Unicredit accreditata ad oltre il 20 per cento del capitale di FinecoBank. La cessione delle quota da parte della banca guidata da Mustier avverrebbe mediante una procedura accelerated bookbuild. Se così fosse sarebbe il caso di prepararsi a scossoni su entrambe le azioni. 

Attenzione perchè l’ipotesi di accelerated bookbuild non è remota. Secondo il quotidiano di Confindustria, infatti, l’argomento potrebbe essere sul tavolo del consiglio di amministrazione di Unicredit in programma domani 8 maggio. In occasione dell’approvazione della trimestrale Unicredit, quindi, potrebbero anche essere adottate delle decisioni sulla quota in Fineco. Per dovere di cronaca è comunque necessario evidenziare che Unicredit ha preferito non commentare la indiscrezioni sul tema. Secondo Il Sole 24 Ore una vendita di parte della quota detenuta in FinecoBank avrebbe senso in considerazione dell’incasso potenziale che verrebbe generato dall’operazione. Tra l’altro, ha proseguito il quotidiano di Confindustria, il fatto che il prezzo delle azioni Unicredit oggi viaggi in area 11 euro, permetterebbe alla banca guidata da Mustier di monetizzare una plusvalenza e quindi di rafforzare ulteriormente il proprio livello di capitale. La mossa, dal punto di vista strategico, sarebbe quindi azzeccata. 

Secondo una nota congiunta Unicredit-FinecoBank, azioni concordate tra le parti permetterebbero alla banca di Mustier di cogliere qualsiasi occasione di mercato, anche nel breve termine, per quello che riguarda la quota detenuta in FinecoBank.

FinecoBank inoltre, grazie all’alleggerimento della quota detenuta da Unicredit, potrebbe lavorare sul mercato come società completamente indipendente dal punto di vista regolamentare, di liquidità e operativo. 

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