E’ stata già ribettezzata come emendamento salva Banca Carige la norma che, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe essere contenuta nel Decreto Crescita del governo. Dopo il fallimento dei tentativi di salvare Banca Carige in modo privato, quindi, ad evitare il fallimento della banca ligure ci penserebbe lo Stato con una norma che garantisce il sostegno a Banca Carige ma vincola l’aiuto economico a precisi impegni da parte della banca.
A riportare i rumors secondo cui il governo si appresta a scendere in campo per salvare Banca Carige sono alcune fonti di stampa italiane tra le quali anche il Corriere della Sera. Il quotidiano spiega le modalità di intervento a favore di Banca Carige e lascia intuire che la concessione dell’aiuto è subordinata all’accetazione di un preciso piano di sviluppo che vede la banca ligure essere destinata alla fusione con altri istituti. Sotto questo punto di vista, quindi, la norma salva Banca Carige si configura più che altro come una sorta di incentivo affinchè altre banche, di media dimensione, accettino di scendere in campo e di fondersi con Carige.
Tecnicamente la norma Salva Carige si configura come un bonus fiscale da 700 milioni di euro. Tale bonus potrebbe essere immediatamente usato purchè Banca Carige trovi subito un istituto interessato a fondersi.
Oltre a questo incentivo, la norma salva Carige prevede anche che tutte le attività per imposte anticipate vale a dire quelle determinate da perdite passate, possano essere usate immediatamente invece di essere spalmate in dieci anni, nel caso in cui la stessa Banca Carige proceda ad una aggregazione con “una banca con non oltre 30 miliardi di attività“.
Alla luce di tutte queste condizioni è possibile dedurre come la norma salva Carige sia un incentivo a sbloccare l’oramai pesante situazione in atto. Dopo la decisione di BlackRock di farsi indietro, infatti, il futuro di Banca Carige è sempre più incerto. Non è un mistero che nelle scorse settimane si sia addirittura parlato di una messa in liquidazione. Trovare un partner che, nell’ambito di una soluzione privata, accetti di intervenire e salvare Banca Carige non è quindi facile e da qui la decisione del govenro di scendere in campo per provare a dare movimento ad una situazione oramai sempre più cristallizzata.
Ovviamente non è detto che l’incentivo da solo basti a far si che una banca di media dimensione si faccia avanti. Sui mercati, infatti, non si nasconde un certo scetticismo sulla capacità del provvedimento di centrare l’obiettivo.
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