Semestrale Exor e reazione titolo in borsa: focus conti primo semestre 2019

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Semestrale tonica per la holding della famiglia Agnelli Exor. La società ha pubblicato nel pre-market di oggi 5 settembre, i conti del primo semestre 2019. La pubblicazione della semestrale Exor fa praticamente calare il sipario sulla stagione dei risultati al 30 giugno 2019 delle società quotate sul Ftse Mib. Per conoscere quali saranno le altre società di Borsa Italiana alle prese questa settimana con i rispettivi conti semestrali si può fare riferimento al calendario semestrali settimana 2-6 settembre

Tornando ad Exor, è ovvio che dai contenuti della semestrale della società dipenderà quella che sarà la reazione del titolo su Borsa Italiana oggi. E’ logico attendersi, quindi, grande dinamismo sulle azioni Exor che vedranno il loro appeal in aumento proprio grazie alla semestrale.

Capire come posizionarsi sulle azioni Exor in apertura di scambi diventa quindi essenziale. Tra le varie voci della semestrale Exor a spiccare è quella relativa all’ultile netto. Questo parametro al 30 giugno 2019 era pari a 2,43 miliardi di euro, in forte rialzo rispetto ai 741 milioni di euro contabilizzati al 30 giugno 2018. Il rally dell’utile netto Exor alla fine del primo semestre è stato sostenuto da una serie di poste straordinarie a partire dagli intrioti collegati con l’avvenuta cessione di Magneti Marelli (il cui impatto sulla voce utile netto è stato di 1,1 miliardi su un totale di 3,8 miliardi di euro). 

Per quello che riguarda le altre voci della semestrale, al 30 giugno 2019, il NAV di Exor (acronimo di Net Asset Value era pari a 23,88 miliardi di dollari, con un rialzo di 4,14 miliardi rispetto al dato di fine 2018. Di conseguenza il NAV per azione di Exor al 30 giugno 2019 aveva registrato una progressione a 101,06 dollari, in salita del 22,8 per cento nel coonfronto con gli 82,33 dollari di fine 2018. 

Variazione positiva anche per quello che riguarda il patrimonio netto di Exor che alla fine del primo semestre 2019 si è attestato a quota 14,39 miliardi di euro (dato riferito ai soci della controllante) con un aumento di 2,18 miliardi rispetto al dato di fine 2018. Alla fine dello scorso esercizio, infatti, l’utile netto era pari a 12,21 miliardi di euro.

Per quello che riguarda il debito, alla fine del mese di giugno 2019, la posizione finanziaria netta consolidata della holding aveva registrato un rosso per 2,52 miliardi, mettendo in evidenza una variazione positiva di 734 milioni rispetto al saldo negativo di 3,25 miliardi di fine 2017.

Il prezzo delle azioni Exor sul Ftse Mib oggi parte da 63 euro. 

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