Coronavirus, quale sarà l’impatto sulle banche italiane?

Negli ultimi giorni gli analisti di DBRS Morningstar hanno aggiornato le proprie valutazioni sul destino delle banche italiane. Un destino che non promette nulla di buono, considerato che le conseguenze derivanti dalla pandemia del coronavirus potrebbero vanificare alcuni dei progressi effettuati negli anni scorsi dalle aziende di credito.

La recessione è dietro l’angolo

Secondo quanto afferma Vitaline Yeterian, Senior vice president della ricerca globale sui gruppi finanziari di DBRS Morningstar, in un report di qualche giorno fa, l’Italia al momento è convolta in una situazione senza precedenti, con sfide definite “imprevedibili”.

Il comportamento dei consumatori e le attività delle imprese ne sono condizionati, con implicazioni pesanti per tutti i settori economici. Sia il governo italiano che le autorità europee hanno annunciato misure per mitigare il crollo. Nonostante questo, però, secondo noi l’economia italiana quest’anno andrà verso la recessione” – ha affermato Yeterian.

L’effetto sulle banche

Questa situazione, secondo l’analista, potrebbe vanificare i miglioramenti compiuti dal sistema bancario italiano negli ultimi anni in termini di rafforzamento patrimoniale e di contenimento dei crediti deteriorati, accumulati in maniera ampia durante l’ultima crisi finanziaria, e scesi, alla fine del primo semestre 2019, del 50% rispetto al picco di 360 miliardi di euro toccato nel 2015.

Quali saranno le banche più colpite

Per quanto attiene gli istituti di credito più colpiti dalla crisi, saranno probabilmente le banche di piccole e medie dimensioni le più vulnerabili nel caso di una frenata drastica dell’economia, come sembra sempre più possibile.

In generale, ci aspettiamo che il rallentamento economico e l’incertezza peseranno sulla redditività degli istituti. Questo anche per effetto di un mix formato da bassi tassi di interesse, riduzione dell’attività di prestito (fra cui anche il rinvio dei pagamenti dei mutui) e minori guadagni da commissioni per la gestione dei portafogli che deriveranno dalla forte discesa dei mercati azionari” – ha poi aggiunto Yeterian.

Una situazione non certo positiva, che con i quali gli istituti di credito dovranno fare i conti per un po’. “L’impatto si vedrà nei prossimi trimestri, mentre le implicazioni nel medio e nel lungo termine dipenderanno dall’evoluzione della pandemia e dalle prossime misure che prenderanno le autorità”, conclude Yeterian – “segnali importanti probabilmente arriveranno nelle prossime settimane e nei mesi futuri in base a quelli che potrebbero essere la durata e la portata della recessione”.

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