Perchè le azioni Unicredit oggi volano? Fusione con MPS (ma non solo) tra i drivers

Aggiornamento del

Azioni Unicredit decisamente ben intonate nella seduta di Borsa Italiana di oggi 8 gennaio 2021. Il titolo della banca guidata da Mustier, sfruttando le ultime indiscrezioni sull’ipotesi fusione con Banca Monte dei Paschi, si è apprezzato fino a 8,22 euro evidenziando un rialzo di oltre 2 punti percentuali rispetto alla chiusura di ieri. 

Come si può vedere dal grafico in basso, l’ultimo mese di Unicredit è stato decisamente positivo. Il valore delle azioni è infatti cresciuto di oltre il 2 per cento.

Merito del rialzo e dell’attivazione della tendenza rialzistaa ancora oggi in atto, è della forte visibilità di cui il titolo gode grazie a due dossier strettamente legati tra loro: la nomina del successore di Mustier alla carica di nuovo amministratore delegato della banca e l’ipotesi fusione con Banca MPS. 

Questi due argomenti assicurano a tutt’oggi una visibilità che può essere sfruttata investendo sulle azioni Unicredit attraverso uno strumento derivato come i Contratti per Differenza. Per impare a comprare azioni attraverso i CFD leggi questa guida mentre per fare pratica puoi aprire un conto demo con un broker autorizzato come eToro (leggi qui la recensione) che ti offre la demo gratuita da 100 mila euro virtuali. 

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Cessione maxi pacchetto NPL spinge azioni Unicredit oggi 

La fiammata che il titolo Unicredit segna oggi è da mettere in relazione con le indiscrezioni sulla possibilità che la banca possa cedere fino a 20 miliardi di crediti NPL ad AMCO, una società che è controllata dal Tesoro. 

A lanciare questo rumor è stato il quotidiano Il Messaggero, secondo il quale, una cifra simile (che comprende sia le sofferenze che le inadempienze UTP) corrisponderebbe alla quasi totalità degli NPE della banca. 

A tal riguardo gli analisti di Equita hanno ricordato che al terzo trimestre 2020, Unicredit aveva in pancia circa 10 miliardi di NPL e 12 miliardi di UTP. Secondo la sim, nel caso in cui l’indiscrezione dovesse essere confermata “la combined entity UniCredit-Mps avrebbe un Npe ratio pro-forma di circa l’1%

La cessione di NPE, unita al rafforzamento patrimoniale di 2,5 miliardi e alla conversione di 2,5 miliardi di Dta di MPS, spianerebbe la strada alla fusione tra Unicredit e Banca Monte dei Paschi

La possibilità che AMCO possa comprare fino a 20 mln di NPL Unicredit va quindi letta nel pressing del Tesoro per convincere Piazza Gae Aulenti ad integrare Monte dei Paschi. La decisione del Tesoro di incrementare la portata dell’intervento di AMCO (fino a pochi giorni fa si parlava di 14 mld di NPL) è semplicemente un modo per cercare di convincere gli azionisti Unicredit a superare le proprie perplessità sull’integrazione con Banca MPS. Obiettivo ambizioso visto che alcuni soci italiani come le fondazioni CrTorino e CrVerona si sono già detti poco interessari mentre il saggio Leonardo Del Vecchio ha già fatto sapere di essere del tutto contrario al merger. 

La situazione di totale incertezza sull’esito del dossier MPS Unicredit potrebbe essere una grande occasione di visibilità per i rispettivi titoli. Per sfruttarla puoi operare attraverso il CFD Trading facendo però prima pratica con un conto demo gratuito. 

Nuovo CEO Unicredit in primo piano

Oltre alla cessione degli NPL e all’ipotesi aggregazione con Monte dei Paschi, altro driver su Unicredit è la questione della scelta del nuovo amministratore delegato al posto di Mustier. Chi sarà il successo di Mustier come CEO di Unicredit è la domanda che oggi tanti investitori si pongono.

In realtà la questione della fusione con MPS e la scelta del nuovo AD sono legate tra di loro. E’ dalla seconda, ossia da chi sarà il nuovo CEO, che dipende la prima. Stando a quanto affermato dal Sole 24 Ore, il toto-nomi per la successione a Mustier comprende: Flavio Valeri, Andrea Orcel, Fabio Gallia, Marco Morelli o Marina Natale. Possibile però anche una soluzione interna con le ipotesi di Carlo Vivaldi, Francesco Giordano e Niccolò Urbertalli.

Quando se ne potrà sapere di più? Probabilmente il prossimo 10 febbraio quando è convocato il consiglio di amministrazione della banca per l’approvazione dei conti preliminari dell’esercizio 2021. 

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