Come cambierà Borsa Italiana dopo l’emergenza covid19? Il recente calo dei casi, registrato grazie alla campagna di vaccinazione, ha creato le condizioni ideali per un rialzo del Ftse Mib sopra quota 25000 punti. Vero è che la capitalizzazione di Borsa Italiana ha segnato il passo e che molte big hanno lasciato Piazza Affari, ma è innegabile che per vedere il mercato azionario italiano su livelli come quello attuale, è necessario andare molto a ritroso nel tempo.
La crescita messa a segno da Borsa Italiana non ha stupito gli addetti ai lavori. E’ da quando ha avuto inizio la pandemia, infatti, che si ha la consapevolezza che un rialzo delle quotazioni ci sarebbe stato nel momento in cui le misure di lockdown sarebbero state annullate. Questo è ciò che è avvenuto grazie ai vaccini.
Alla luce di questa situazione di partenza, cosa c’è da attendersi adesso su Borsa Italiana? Quali sono le prospettive per il terzo trimestre? Prima di rispondere a queste domande, ricordiamo che il modo più semplice e accessibile a tutti per investire in borsa oggi è il CFD Trading. Tra i tanti broker che consentono di speculare sull’andamento degli indici di borsa mondiali, suggeriamo eToro (qui è possibile leggere la recensione) che ha il vantaggio di non prevedere commissioni nel trading sugli indici.
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Borsa Italiana previsizioni terzo trimestre 2021
Per elaborare delle previsioni sull’andamento di Borsa Italiana nel terzo trimestre 2021 è necessario partire dallo scenario di riferimento. Secondo Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity di Kairos, il rally della domanda a livello globale causato dal boom di investimenti e consumi, ha determinto qualche problema per quanto riguarda la supply chain soprattutto in relazione ai semi conduttori e alle componenti elettroniche (beni, oramai, di prima necessità alla luce delle caratterische attuali dei consumi).
La penuria di tali beni sta causando ritardi nelle tabelle di produzione delle società con conseguente aumento del prezzo di alcune materie prime.
Questo il contesto di riferimento che accomuna tutti i paesi occidentali. Ci sono poi le varie sfumature e infatti, mentre in Usa la ripresa è già avvenuta nel secondo trimestre 2021, in Europa (e quindi anche in Italia), i mesi caldi saranno luglio, agosto e settembre.
A fare da driver agli investimenti su Borsa Italiana non possono che essere le novità sul PNRR. I sussidi dell’Europa sono oramai visti da tutti come il tramplino di lancio della ripresa dell’economia e del rialzo dei valori di Piazza Affari (qui il sito ufficiale eToro per investire).
Settori da privilegiare su Borsa Italiana
Assodato che Borsa Italiana è destinata a sovraperformare altri mercati grazie proprio al catalizzatore PNRR, quali sono i settori azionari che possono trarre maggiore beneficio da tutto questo? Secondo Trabattoni, grazie agli aiuti europei da un lato e agli stimoli della BCE dall’altro, si è creato un sentiment tutto improntato alla fiducia che caratterizza non solo le grandi big del Ftse Mib ma anche le imprese italiane anche di piccola e media capitalizzazione.
Secondo l’analista è soprattutto tra le imprese a basso market cap che è possibile toccare con mano quell’overperformance nei confronti dei peers europei ma anche nei confronti delle società dello stesso Ftse Mib.
Grazie all’arrivo di nuovi investitori, il settore Mid e Small Cap sta conoscendo una sorta di nuova età dell’oro. I nuovi investitori sono stati attratti dal segmento Mid dai bassi multipli di partenza che caratterizzano le quotate su questo paniere di Borsa Italiana.
Insomma, se l’intenzione è quella di investire su Borsa Italiana nel terzo trimestre 2021, le azioni da preferire non solo quelle quotate sul Ftse Mib (sulle quali è possibile operare senza commissioni con il broker eToro >>> qui il sito ufficiale) ma quelle dei segmenti Mid e Small Cap.
A livello settoriale, i comparti trainanti indicati dall’analista sono quello dei beni di consumo ma anche fintech e healthcare, vale a dire quelli dalla componente growth e quality. Parallelamente potrebbero continuare a performance bene anche il settore dell’auto e il travel&leisure, due comparti che per loro caratteristiche sono molto influenzati dalle riapertute post pandemia.
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