Ci può davvero essere una fusione Saipem Maire Tecnimont con obiettivo di creare un colosso nazionale del settore engineering? L’ipotesi intregrazione, non nuova visto che già in passato se ne era parlato anche negli anni scorsi, è rimbalzata ieri sui principali media come possibile opzione sul tavolo per consentire a Saipem di uscire dalla gravissima crisi di fatto ufficializzata con l’ultimo profit warning. La reazione del mercato al rumors è stata nettissima: se ieri Maire Tecnimont è riuscita sostanzialmente a tenere la posizione, oggi il titolo del settore engineering è letteralmente andato a picco.

I numeri dicono tutto: se una quotata arriva a perdere oltre il 5 per cento a seguito di indiscrezioni di stampa su una possibile ipotesi di M&A significa che agli investitori quell’ipotesi ventilata dai rumors proprio non va giù. E in effetti, come vedremo nei prossimi paragrafi, Maire Tecnimont avrebbe tanto da perdere in caso di fusione con la “problematica” Saipem.

Ad ogni modo la pietra tombale ad ogni ipotesi di fusione è arrivata dallo stesso management di Maire Tecnimont che, con un comunicato molto chiaro, ha reso noto di non essere parte di alcun progetto di integrazione con Saipem smentendo, in questo modo, le indiscrezioni che da ieri circolano sui media. 

Prima di analizzare nel dettaglio perchè una ipotesi di integrazione tra Saipem e Maire Tecnimont sarebbe svantaggiosa per la seconda, ricordiamo che, a prescindere da questo caso concreto e nell’ambito di un discorso del tutto generale, rumors su eventuali operazioni di M&A possono sempre essere sfruttati per investire sui titoli coinvolti. Fondamentale, però, è scegliere solo broker autorizzati per operare. Un esempio è eToro (leggi qui la nostra recensione), la piattaforma che consente di fare trading online sulle azioni senza commissioni. 

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Fusione Saipem Maire Tecnimont: le ultime notizie

Abbiamo precedentemente anticipato che una eventuale fusione con Saipem non sarebbe proprio una soluzione ottimale per Maire Tecnimont. Secondo gli analisti di Bestinver, integrazione significhrebbe per Maire Tecnimont far entrare in casa propria una società, come Saipem, che negli ultimi anni ha lanciato diversi profit warning in un comparto come quello dell’enegineering non certo facile. Una società, hanno proseguito gli esperti, che presto potrebbe essere chiamata ad un aumento di capitale per salvaguardare la sua posizione. 

Secco il giudizio di Bestinver: una eventuale fusione con Maire Tecnimont non può essere considerata un’opzione in questo momento. Di questo sembra esserne consapevole anche il ministero dell’Economia e delle Finanze che, secondo quanto riportato dall’edizione di oggi di Milano Finanza, non avrebbe minimamente preso in considerzione la possibilità di rimettere sul tavolo delle opzioni il vecchio progetto di aggregazione tra le due oil service italiane. 

Azioni Saipem e Maire Tecmimont

Dicevamo delle reazioni in borsa dei due titoli coinvolti nel rumors di oggi. Mentre Maire Tecnimont, nonostante la smentita delle indiscrezioni, è tornata ai minimi da Natale evidenziando un ribasso di oltre il 5 per cento sotto i 4 euro, Saipem evidenzia invece un rialzo dello 0,1 per cento a 1,31 euro che è unicamente frutto di movimenti tecnici (molto contenuti per la verità) dopo il violento sell-off dei giorni scorsi che ha portato la società a bruciare oltre metà market cap. 

Considerando che l’ipotesi fusione Maire Tecnimont Saipem è del tutto infondata, quali sono gli scenari che si aprono dinanzi al titolo oil? L’aumento di capitale è l’opzione principale intanto i più importanti azionisti della società, ossia Eni e la Cassa Depositi e Prestiti Industria, stanno cercando di capire quali possono essere le opzioni sul tavolo a seguito del profit warning di lunedì. 

A proposito di Saipem, dopo i downgrade dei giorni scorsi, oggi sul titolo sono intervenuti gli analisti di Berenberg. Gli esperti hanno confermato il rating hold (ossia mantenere in portafoglio) ma hanno tagliato il target price a 1,2 euro, praticamente sotto i prezzi attuali. La discesa di Saipem, quindi, potrebbe non essere ancora finita. 

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