
Le azioni Eni nell’ultima seduta della settimana segnano una progressione dello 0,34 per cento a quota 12,8 euro facendo meglio di un Ftse Mib che invece appare alquanto piatto. Come si può vedere dal grafico in basso, grazie proprio all’apprezzamento, il titolo consolida al 3,7 per cento il suo rialzo mensile mentre non c’è impatto sulla prestazione ad un anno che è sempre negativa per l’11 per cento.
Molto amata dagli investitori italiani (anche alla luce dei suoi dividendi sempre costanti), Eni è la classica quotata in recupero nel breve termine ma decisamente deprezzata sul lungo periodo. Una situazione che potrebbe rendere interessante comprare sfruttando proprio le valutazioni più basse. Ma sarebbe una buona idea?
Proprio delle prospettive sulle azioni Eni ci andremo ad occupare nei prossimi paragrafi. Ricordiamo che anche su questo titolo è attivabile il servizio di trading nazionale del broker eToro grazie al quale non ci sono costi di conversione valutaria (rispetto a quello che invece avviene con molti altri broker).
📈 Visita il sito ufficiale di eToro per saperne di più sul trading nazionale
Quali sono le prospettive delle azioni Eni
Dire Eni non significa solo pensare ad una delle quotate a maggiore market cap del Ftse Mib (oltre 38 miliardi di dollari) ma anche ad un titolo molto generoso per quello che riguarda la remunerazione degli azionisti. A valere sul 2024, infatti, Eni ha staccato un dividendo totale pari a 0,97 euro in rialzo rispetto al 6,6 per cento rispetto all’anno precedente. La cedola è stata ripartita in quattro tranche e ha generato un rendimento del 7,8 per cento, tra i più alti tra quelli del Ftse Mib.
Tutto fantastico non fosse per il fatto che il 2024 di Eni, a causa delle turbolenze del prezzo del petrolio, non è stato un anno particolarmente brillante visto che i ricavi sono calati del 3,8 per cento.
Forse a molti è sfuggito ma siamo dinanzi ad una situazione molto particolare per cui una quotata distribuisce più del suo fatturato (il payout ratio è del 122 per cento). Per carità non c’è nulla di male ciò è sostenibile solo in presenza di un flusso di cassa robusto altrimenti potrebbero sorgere dei problemi.
Tra i punti di forza a sostegno dei un flusso sempre generose di cedole ci sono:
- la redditività con un ROE al 4,7 per cento e un utile positivo su base annua
- la volatilità bassa
- il ruolo della transizione energetica con la cessione del 20 per cento di Plenitude che dà linfa al bilancio
Oltre a questi tre fattori c’è poi lo storico da manuale con 30 anni di stacchi di cedole senza interruzione.
Punti di debolezza che invece potrebbero portare a delle revisioni nella politica dei dividendi sono invece:
- il ribasso dei ricavi (è il secondo esercizio di fila)
- il payout sopra il livello sensibile
- il forte legame con l’andamento delle quotazioni petrolifere
Si potrebbe aggiungere anche il taglio delle stime di utile da parte di alcuni analisti ma questa view non è condivisa da tutti.
I dividendi di Eni sono sostenibili?
Gli analisti sembrano essere pacatamente ottimisti sulle prospettive di Eni. Non c’è quella view bullish oltranzista che caratterizza alcuni titoli ma il rating medio è comunque tra hold (mantenere) e buy (comprare). Ad esempio nei giorni scorsi Banca Akros ha confermato il rating buy ma ha ridotto il prezzo obiettivo a 15 euro. Sulla stessa scia anche gli esperti di Jefferies che hanno ribadito l’indicazione di acquisto ma con target prcie tagliato a 15 euro.
Lato finanziario il ritmo della crescita non sembra più essere quello degli anni passati. Il fatto che il payout sia alto in un contesto in cui c’è il rischio di ribasso dell’utile richiede il rafforzamento dei margini operativi perchè solo così la cedola è sostenibile.
Ed è proprio su questo punto che entrano in gioco o gli investimenti nelle transizione oppure eventuali operazioni di M&A come quella in atto su Plenitude.
Morale del discorso è che Eni ha ancora buone carte da giocare e continuerà a garantire dividendi in costante aumento nel corso del tempo.
Una buona notizia per i trader che operano sul titolo anche con i CFD.
Migliori Piattaforme di Trading
Broker | Deposito minimo | Caratteristiche | Info |
---|---|---|---|
![]() |
100$ | - 0.0 Spread in pip | Conto demo gratuito |
![]() |
100$ | - Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero | Apri demo live |
![]() |
50$ | - Trading online ETF - CRYPTO - CFD | Prova demo gratuita |
![]() |
50€ | - Regulated CySEC License 247/14 | Conto di pratica |
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 61% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
- Conto per la pratica gratuito e ricaricabile da €10.000
- Inizia il trading in 3 passaggi (Registrati, Allenati, Fai Trading)
- Piattaforma avanzata: Trading con CFD su Azioni, Forex e Criptovalute

Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 61% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.
Migliori Piattaforme di Trading
Broker | Deposito minimo | Caratteristiche | Info |
---|---|---|---|
![]() |
100$ | - 0.0 Spread in pip | Conto demo gratuito |
![]() |
100$ | - Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero | Apri demo live |
![]() |
50$ | - Trading online ETF - CRYPTO - CFD | Prova demo gratuita |
![]() |
50€ | - Regulated CySEC License 247/14 | Conto di pratica |
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 61% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.