Nell’ultima seduta del mese di maggio, le azioni Exor sembrerebbero aver tirato il treno a mano. A metà mattinata le quotazioni della holding evidenziano un ribasso dell’1,25 per cento a 69,60 euro. La performance di Exor è decisamente peggiore rispetto a quella del Ftse Mib (-0,4 per cento la variazione del paniere di riferimento alle ore 11,00).
Nonostante la flessione in atto oggi, l’andamento del titolo su base mensile resta positivo. Rispetto ad un mese fa, infatti, i prezzi di Exor sono superiori del 4,2 per cento. Una buona parte della responsabilità di questo rialzo è da ascrivere al trend che ha caratterizzato la quotata fino alla seduta di ieri. A partire dalla sessione dello scorso martedì 24 maggio, infatti, Exor ha messo in fila una serie di rialzi consecutivi che, stando all’andamento real time, sembrerebbero essersi arrestati solo oggi.
Come si può vedere dal grafico, martedì il titolo chiudeva a 66,58 euro per poi salire a 67,3 euro al termine della seduta di mercoledì 25 maggio e quindi a 61,1 euro (giovedì) a 70 euro (venerdì) e a 70,48 euro ieri.
La lunga striscia positiva che ha caratterizzato Exor è stata innescata dalla decisione del consiglio di amministrazione della quotata di procedere con la separazione dei ruoli di presidente e amministratore delegato. In quest’ottica il massimo organo di Exor ha quindi nominato, con effetto immediato, Ajay Banga presidente e Direttore non esecutivo senior del Consiglio.
Banga va a sostituire John Elkann, proprio alla luce della decisione di procedere con la separazione delle funzionalità, resta CEO.
Sempre nell’ambito delle modifiche sull’organigramma societario, il CdA ha proceduto con la nomina di un nuovo consigliere. Ad entrare è stato Axel Dumas, presidente di Hermès. Secondo gli analisti di Equita sim, la nomina di Axel Dumas potrebbe essere anche interpretata come una prova dell’interesse del gruppo a rafforzare, ancora di più, il suo posizionamento nel settore della moda di lusso.
Trading Online Exor: la strategia resta bullish?
Analizzando l’andamento grafico di Exor nel corso dell’ultima settimana, è evidente che il ribasso in atto oggi possa essere considerato frutto di fisiologiche prese di profitto. Realizzi a parte, l’impostazione sul titolo resta invece positiva. Secondo gli analisti di Equita, le azioni Exor sono da comprare con target price a 92 euro. Si tratta di una valutazione nettamente superiore ai prezzi attuali e che quindi implica un discreto potenziale di upside.
La “fiducia” di Equita nel confronti di Exor è assoluta: la sim milanese, infatti, ha addirittura deciso di confermare la strategia bullish.
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La view positiva di Equita sulle azioni Exor è condivisa anche dagli esperti di Intesa Sanpaolo. Per gli analisti della primaria banca italiana, le azioni Exor sono da comprare. Gli esperti, in un recente report, hanno però rivisto al ribasso il target price sulla holding che è stato ridotto da 105,2 a 91,3 euro. La decisione di procedere con un downgrade del prezzo obiettivo è da imputare al processo di de-rating che ha caratterizzato molti asset quotati dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina.
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