Le azioni Generali si prendono la vetta del Ftse Mib in scia alla pubblicazione dei conti trimestrali. Piuttosto in sordina nei primi minuti di scambi, la quotata del Leone di Trieste ha progressivamente allargato il verde tanto che, a un’ora e mezza dall’avvio delle contrattazioni, registra una progressione di oltre 2 punti percentuali a quota 34,52 euro facendo nettamente meglio di un Ftse Mib che, pur restando sui massimi, registra un rialzo di appena lo 0,2 per cento. Focalizzando l’attenzione esclusivamente sulle azioni Generali va annotato che, grazie al rialzo di oggi, il titolo aggiorna al 4,38 pe cento la progressione dell’ultimo mese mentre quella anno su anno sale al 37 per cento. Il colosso assicurativo è quindi una delle quotate più toniche di tutto il paniere di riferimento di Piazza Affari.
Per capire se ci sono ancora margini di rialzo, può essere interessante dare uno sguardo più da vicino proprio alla trimestrale. La domanda è molto semplice: cosa sta piacendo così tanto agli investitori da spingerli a continuare a comprare un titolo che è già cresciuto tantissimo nel medio e lungo termine?
I principali punti della trimestrale di Generali Assicurazioni
Il gruppo Generali ha mandato in archivio i primi nove mesi del 2025 con risultati in miglioramento su tutti i principali indicatori, confermando la traiettoria di crescita delineata dal piano industriale e rafforzando la fiducia del mercato nella solidità del modello di business. Come vedremo tra poco i dati pubblicati hanno evidenziato un incremento dei premi, una redditività operativa in accelerazione e una posizione patrimoniale ancora molto robusta.
Il messaggio che emerge dai conti trimestrali di Generali è chiaro: la compagnia si conferma un gruppo in salute, con una gestione disciplinata e una strategia coerente orientata alla creazione di valore sostenibile per gli azionisti. Probabilmente è proprio sulla base di questo input che gli investitori stanno comprando.
Venendo ai numeri, nei primi nove mesi del 2025, il Leone di Trieste ha registrato un utile netto normalizzato pari a 3,28 miliardi di euro (in rialzo del 14 per cento rispetto ai 2,88 miliardi del 2024), un risultato operativo di 5,94 miliardi di euro in rialzo del 10,1 per cento rispetto a un anno fa ma soprattutto migliore di quella che era la stima degli analisti e premi lordi a quota 73,08 miliardi di euro in aumento del 3,7 per cento anno su anno.
La crescita è stata trainata dal ramo Danni (+7,2 per cento), che continua a beneficiare di un mix tecnico favorevole e di una gestione disciplinata della sinistralità. Viceversa il Combined Ratio è sceso al 92,3 per cento, segnale di una maggiore efficienza nella gestione dei sinistri e delle spese. Anche il comparto Vita ha contribuito positivamente, con premi in aumento dell’1,8 per cento grazie al buon andamento dei prodotti unit-linked e a margini stabili.
Dal punto di vista patrimoniale, poi, Generali ha mostrato ancora una volta un equilibrio robusto con un patrimonio netto pari a 30,69 miliardi di euro (in rialzo dell’1 per cento da inizio anno) nonostante l’impatto derivate dal dividendo e dal buyback e un asset under management in aumento dell’1,4 per cento a 874,74 miliardi di euro. Variazione positiva anche per il solvency ratio che è salito al 214 per cento in aumento dal 210 per cento di fine anno. Anche su questo fronte battute le attese degli analisti che erano ferme a 213 per cento.
Nell’insieme tutti questi dati patrimoniali, confermano capacità del gruppo di generare capitale in modo costante, anche in un contesto di mercato volatile. Il miglioramento del Solvency Ratio, poi, riflette sia la solida redditività operativa sia l’effetto positivo dei mercati finanziari.
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Gli obiettivi di Generali restano ambiziosi
Alla luce dei risultati ottenuti, il management del Leone ha confermato al 100 per cento gli obiettivi del piano 2025-2027, che punta a un’accelerazione della crescita e a una remunerazione generosa per gli azionisti. I capisaldi del piano sono la crescita annua composta dell’EPS nel range tra l’8 e il 10 per cento, un target di flussi di cassa netti disponibili ad oltre 11 miliardi di euro nell’arco dei tre anni di validità del piano, dividendi cumulati per oltre 7 miliardi di euro (ammontare a cui poi va aggiunto un altro 1,5 miliardo che deriva dal piano di acquisto di azioni proprie) e un dividendo unitario per azione in aumento medio annuo di oltre il 10 per cento.
Tutti parametri già ampiamente noti agli investitori ma non per questo “meno” potenti. In questi obiettivi c’è visione di lungo periodo basata su disciplina finanziaria, diversificazione del business e attenzione al ritorno per gli investitori. Il mercato lo sta cogliendo e premia il titolo.
La view per gli investitori
Per gli investitori, la trimestrale di Generali lancia un messaggio di continuità e solidità. Il gruppo dimostra di saper crescere in modo organico, mantenendo un bilancio solido e un profilo di rischio contenuto. La conferma degli obiettivi strategici rafforza la credibilità del management e lascia intravedere un potenziale di ritorno interessante, sia in termini di dividendi che di apprezzamento del titolo nel medio periodo.
Tenendo conto che contesto assicurativo europeo è da sempre super-competitivo e comunque influenzato dalla volatilità, Generali continua a posizionarsi come uno degli operatori più resilienti e disciplinati. La capacità di generare valore sostenibile, unita a una politica di remunerazione degli azionisti coerente, consolida il profilo del gruppo come investment-grade core holding per portafogli orientati alla stabilità e al rendimento costante.
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