Il primo semestre 2025 si chiude con numeri decisamente brillanti per Intesa Sanpaolo, che continua a consolidare la sua posizione tra i principali protagonisti del panorama bancario europeo. Dopo la diffusione dei risultati finanziari, il mercato ha reagito con entusiasmo, spingendo il titolo vicino ai massimi storici. Anche gli analisti hanno aggiornato al rialzo i propri obiettivi di prezzo, rafforzando il sentiment positivo attorno alla banca guidata da Carlo Messina.
Utili in crescita e forte ritorno per gli azionisti
Nel primo semestre del 2025, Intesa Sanpaolo ha registrato un utile netto pari a 5,216 miliardi di euro, segnando una crescita del +9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (4,677 miliardi). Sebbene il margine d’interesse netto abbia registrato una flessione del 6,8%, attestandosi a 7,432 miliardi, la banca ha beneficiato di un incremento delle commissioni nette, salite a 4,884 miliardi (+4,7%).
I ritorni per gli azionisti si confermano significativi: 3,7 miliardi di euro in dividendi maturati nella prima metà dell’anno, di cui 3,2 miliardi saranno distribuiti come acconto a novembre, oltre a un buyback da 2 miliardi avviato a giugno. Questi dati rafforzano il profilo remunerativo della banca, con un dividend yield atteso vicino all’8-9%.
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Obiettivo 2025: utile netto oltre 9 miliardi
Grazie alla solidità dei risultati, la banca ha alzato la propria guidance sull’utile netto 2025, puntando a superare la soglia dei 9 miliardi di euro, obiettivo definito “pienamente sostenibile” dall’amministratore delegato Messina. Il miglioramento della previsione è legato anche alle azioni gestionali previste nel quarto trimestre, mirate a rafforzare ulteriormente la sostenibilità degli utili nel lungo periodo.
Dal 2022, Intesa ha ridotto di 5,4 miliardi il volume di crediti deteriorati lordi, abbassando il tasso di NPL netti all’1%, grazie a un deciso processo di deleveraging e riduzione del rischio.
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Target price rivisti al rialzo dagli analisti
La reazione degli analisti non si è fatta attendere, con numerose revisioni al rialzo dei target price sul titolo Intesa Sanpaolo:
- WebSim Intermonte ha portato il prezzo obiettivo da 5,8 a 6,4 euro, confermando la raccomandazione outperform. Gli analisti evidenziano la resilienza del margine d’interesse, la stabilità delle commissioni e la solidità dei risultati da trading, elementi che rendono la banca una delle più ben posizionate in uno scenario macroeconomico variabile.
- Banca Akros ha rivisto il target price a 6,1 euro (da 5,4), mantenendo la raccomandazione accumulate, in seguito alla pubblicazione di risultati superiori alle attese.
- Equita SIM ha alzato la valutazione da 5,3 a 6 euro, con raccomandazione buy, rivedendo al rialzo le stime sugli utili: +1% per il 2025 e +5% in media per il biennio 2026-2027. Il team evidenzia l’alta visibilità sui flussi di cassa e la qualità superiore del business model, privo di rischi legati a operazioni straordinarie di M&A.
- Barclays ha confermato la fiducia, innalzando il fair value a 5,70 euro con raccomandazione overweight. Il broker britannico ha sottolineato tre punti chiave:
- Un distribution yield vicino al 9%, grazie a dividendi e buyback.
- Un margine di interesse solido, con ancora potenziale di crescita per le commissioni.
- Ampi margini di miglioramento su redditività ed efficienza, anche grazie a ulteriori iniziative gestionali attese nel quarto trimestre.
Barclays ha inoltre aggiornato le previsioni di utile per il 2026, alzando l’EPS del +3%, lasciando invece invariati i dati stimati per il 2025 e il 2027.
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Prospettive 2025-2027: solidità, efficienza e remunerazione
Le stime di Barclays si allineano alle previsioni della stessa Intesa Sanpaolo, con un utile atteso a 9,2 miliardi di euro nel 2025, sostenuto da ricavi in aumento su base annua, un NII superiore a quello del 2023, commissioni in crescita del 5% e un’attività di trading triplicata rispetto all’anno scorso.
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