C’è poco dinamismo sulle azioni Leonardo nella prima seduta della settimana. La quotata della Difesa registra una progressione dello 0,12 per cento a quota 24,8 euro che però spicca su un Ftse Mib caratterizzato prevalentemente da segni rossi e appesantito dallo stacco di ben 10 dividendi.
Come si può vedere dal grafico in basso, le azioni Leonardo sono tra le più pimpanti del paniere di riferimento di Piazza Affari. Il titolo della Difesa, infatti, nell’ultimo mese ha guadagnato il 13 per cento mentre la prestazione anno su anno evidenzia un verde del 70 per cento. Dei motivi alla base del prolungato rally delle azioni Leonardo abbiamo parlato in più di una occasione. In queste sede ci limitiamo ad evidenziare come sia il contesto generale caratterizzato da un ritorno di forte spese sugli armamenti, a sostenere tutte le quotate della Difesa, Leonardo compresa.
L’ottimo stato di salute di Leonardo è stato proprio oggi certificato da un report degli analisti di Fitch. L’agenzia di rating ha alzato il suo outlook portandolo da stabile a positivo. Un upgrade di questo tipo potrebbero essere il preludio a promozioni dirette sulla valutazione della quotata nei prossimi trimestri. Uno scenario promettente sia per gli azionisti di Leonardo che per i trader che magari non hanno mai investito nel colosso della Difesa ma che vorrebbero farlo se dovesse arrivare il giusto spunto. Tra l’altro sulle azioni Leonardo si può anche operare con strumenti derivati come i CFD e avere così la possibilità di speculare senza possesso del sottostante.
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Fitch migliora l’outlook di Leonardo
Analizziamo ora nel dettaglio il report di Fitch sulle azioni Leonardo poichè al suo interno si potrebbero trovare degli spunti interessanti per posizionarsi sul titolo.
Gli esperti hanno confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) a livello BBB-, tuttavia nell’aumentare l’outolook è stato posto posto l’accento sul possibile miglioramento delle metriche di redditività di Leonardo. Secondo l’agenzia internazionale, inoltre, è da valutare positivamente il fatto che il colosso italiano continui a trarre beneficio dalla sua esposizione al trend positivo della domanda del comparto Difesa dove sono stati generati oltre il 70 per cento dei ricavi della stessa quotata.
Guardando al futuro, gli esperti poi si attendono un rafforzamento delle principali grandezze finanziarie del gruppo grazie anche ad un portafoglio ordini in aumento e a una politica finanziaria che continua ad essere tutta incentrata sulla riduzione della leva finanziaria.
Previsioni azioni Leonardo: cosa si attendono gli analisti?
Il rating medio sulle azioni Leonardo è ouperform ossia farà meglio del mercato. La prospettiva degli analisti è quindi bullish. Il target price medio, invece, è di 26,21 euro contro il 24,81 euro attuali. E’ quindi presente un buon potenziale di upside. Tra l’altro proprio nei giorni scorsi sono arrivate valutazioni anche molto forti sulle azioni Leonardo con Medioobanca che ha alzato il prezzo obiettivo fino a 30 euro. Quelli di Piazzetta Cuccia non sono i soli analisti a pensare che il prezzo giusto delle azioni Leonardo sia di 30 euro.
La view prevalente è quindi bullish ma cosa dice l’analisi tecnica?
C’è una prima resistenza a quota 25,45 euro e poi una resistenza successiva a 26,45 euro. Viceversa il primo supporto è a quota 24,45 euro. La situazione continua quindi ad essere costruttiva. Conferme arrivano anche dal punto di vista dell’analisi fondamentale dove l’elezione di Trump potrebbe dare, sia pure in modo indiretto, nuova linfa al titolo. Se è infatti vero che il nuovo presidente americano ha assunto l’impegno di allentare la tensione internazionale provando in primo luogo a far cessare la guerra tra Russia e Ucraina, è altrettanto vero che uno degli impegni del candidato repubblicano riguardava anche il maggiore coinvolgimento dell’Europa nelle spese per la gestione della Nato.
Trump non ha mai nascosto che, dal suo punto di vista, l’Europa ha contribuito poco all’economia della Nato, vivacchiando sui maxi finanziamenti che invece sono sempre stati garantiti dagli Stati Uniti. Per questo ha sempre chiesto più impegno da parte dei paesi europei. Con la sua elezione la minaccia potrebbe diventare un provvedimento politico e se così dovesse essere allora i colossi europei della difesa, tra cui Leonardo, potrebbero veder aumentare le loro commesse.
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