
A seguito della pubblicazione dei conti del primo semestre 2025 le azioni MFE (MediaForEurope) rientrano a pieno titolo nella lista dei titoli da tenere d’occhio nelle prime battute di Piazza Affari. Ci riferiamo, indistintamente, sia alle azioni MFE A che alle azioni MFE B, entrambe listate sullo STAR.
Le due categorie azionarie sono da tempo sotto ai riflettori. Anche se nel corso dell’ultima settimana c’è stato un leggero rallentamento essendo venuti meno i dossier caldi che hanno tenuto banco nel corso del 2025 e il titolo si è deprezzato di circa 5 punti percentuali (-4,5 per cento per le MFE A -5,5 per cento per le MFE B), la performance da inizio anno resta comunque molto forte (+7 per cento in media). Ebbene l’idea che potrebbe balzare ad alcuni investitori è che proprio la pubblicazione dei conti semestrali possa riportare un pò di appeal sulla quotata. E allora vediamo nel dettaglio come è andato il primo semestre dell’anno del colosso televisivo europeo.
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La semestrale di MediaForEurope nel dettaglio
Il primo semestre del 2025 di MFE MediaForEurope, ex Mediaset, presenta un quadro complesso ma non privo di elementi positivi per gli investitori. Se da un lato i ricavi e il risultato operativo hanno messo a segno una flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dall’altro lato l’utile netto ha segnato un incremento significativo, accompagnato da un miglioramento della posizione finanziaria.
Nel dettaglio, i ricavi netti del gruppo si sono attestati a 1,44 miliardi di euro, in calo rispetto agli 1,48 miliardi registrati nei primi sei mesi del 2024. La flessione, seppur contenuta, è stata imputata dai vertici alle difficoltà generali del mercato pubblicitario europeo, ancora condizionato da un contesto macroeconomico incerto e dalla prudenza degli inserzionisti.
Parallelamente, il risultato operativo è sceso da 136,3 milioni a 105,6 milioni di euro a causa delle pressione sui margini derivante dall’andamento dei ricavi e dall’aumento dei costi legati alla produzione di contenuti e alla gestione delle piattaforme digitali.
Fin qui l’aspetto negativo. Un dato che invece ha invece sorpreso positivamente il mercato è stato l’utile netto che a fine primo semestre era pari a 130,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 104,7 milioni dello stesso periodo del 2024. Si tratta di un risultato che dimostra l’efficacia delle politiche di contenimento dei costi e la solidità della gestione finanziaria del gruppo. Di conseguenza, l’utile netto adjusted, depurato dagli effetti della partecipazione in ProSiebenSat.1, è ammontato a 80,7 milioni di euro, confermando comunque una performance positiva sul piano organico.
Un altro aspetto rilevante riguarda la riduzione dell’indebitamento. Al 30 giugno 2025 il debito netto ammontava a 620 milioni di euro, in calo rispetto ai 691,5 milioni registrati a inizio anno. La flessione del livello di indebitamento è stata possibile possibile grazie a un flusso di cassa operativo pari a 254,4 milioni di euro.
Le prospettive per il resto dell’anno
Oltre ad aver approvato i conti del primi sei mesi del 2025, il management di MediaForEurope ha anche fornito alcune indicazioni sull’esercizio in corso. Per la verità non c’è tanto di nuovo rispetto a quello che già si sapeva. I vertici hanno confermato l’obiettivo di chiudere il 2025 con un risultato operativo, un utile netto e un free cash flow positivi, ricordando però che la reale entità di questi parametri finanziari sarà legata all’andamento del mercato negli ultimi mesi dell’anno.
Un elemento cruciale sarà il consolidamento line by line di ProSiebenSat.1 a partire proprio da ottobre. La controllata tedesca rappresenta un tassello strategico per la crescita europea di MFE, ma i vertici del gruppo hanno avvertito che le difficoltà macroeconomiche nei paesi di lingua tedesca e la debolezza del mercato pubblicitario potrebbero pesare sui risultati, proprio in un periodo cruciale come quello delle campagne di fine anno.
In prospettiva, quindi, la vera sfida sarà legata alla performance di ProSiebenSat.1, il cui apporto potrà determinare il consolidamento della strategia paneuropea di MFE.
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