trader che analizza un grafico e logo di MPS
Monte dei Paschi consegna al mercato una trimestrale decisamente forte - BorsaInside

Focus sui conti trimestrali del Monte dei Paschi di Siena nella seduta di borsa di oggi. La quotata toscana avendo pubblicato i conti dei primi nove mesi 2024 prima dell’avvio degli scambi, si candida ad essere uno titoli con maggiore potenziale di movimento fin dal primo minuto di contrattazioni. E’ inevitabile che l’attenzione degli investitori si vada a concentrare tutta proprio su quei titoli che sono potenzialmente dotati di forti catalizzatori. E quale migliore catalyst della freschissima diffusione dei risultati dei primi nove mesi dell’esercizio?

Le azioni MPS avvieranno l’ultima sessione della settimana da 5,21 euro, l’1 per cento in più rispetto ad un mese fa e il 61 per cento in più su base annua. La domanda che ci andiamo a porre è molto semplice: i risultati trimestrali di MPS saranno sufficienti a dare visibilità alla quotata? Per rispondere a questo interrogativo e capire come posizionarsi sulle azioni della banca toscana (anche attraverso strumenti derivati come i CFD e non per forza comprando azioni vere) c’è una sola cosa da fare: esaminare i risultati e poi raffrontarli con quelle che erano le previsioni della vigilia.

Il principio è sempre lo stesso perchè a conti trimestrali migliori delle stime potrebbe corrispondere un apprezzamento dei valori mentre conti deludenti di solito causano un ritracciamento.

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Come sono andati i primi nove mesi 2024 di Monte dei Paschi

MPS ha chiuso i primi tre trimestri dell’esercizio 2024 con un margine di intermediazione primario a quota 2,86 miliardi di euro in rialzo del 6,9 per cento rispetto ai 2,67 miliardi di euro di un anno fa e con un margine di interesse che si è attestato a quota 1,77 miliardi di euro in progressione del 4,7 per cento rispetto agli 1,69 miliardi di euro conseguiti alla fine dei primi tre trimestri del 2023.

Scendendo nel conto economico, i ricavi complessivi della banca si sono attestati a quota 3,04 miliardi di euro in rialzo dell’8,3 per cento anno su anno mentre il risultato operativo netto è il vero pezzo forte di MPS essendo salito da 1,14 miliardi di euro di un anno fa a 1,34 miliardi di euro. Un bel passo in avanti che conferma il ritrovato stato di salute della banca toscana. Lo stesso discorso vale per l’utile netto dei primi nove mesi che si è attestato a 1,57 miliardi di euro andando decisamente sopra i 928,5 milioni di euro di un anno fa. Solo nel terzo trimestre l’utile netto di MPS è stato pari a 407 milioni di euro. Per finire il rapporto cost/income della banca toscana è ammontato al 45,8 per cento contro il 48,5 per cento di inizio anno.

Per quello che riguarda il patrimonio, alla data del 30 settembre 2024 il Common Equity Tier 1 Ratio di MPS risultava essere pari al 18,3 per cento mentre sempre alla stessa data il Total Capital Ratio era risultato pari al 21,6 per cento. Sempre a fine settembre le esposizioni deteriorate lorde della banca erano pari a 3,9 miliardi di euro con un rialzo di 100 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2024.

Fin dove possono salire i prezzi di MPS?

In attesa di conoscere quale sarà il giudizio degli analisti sui conti trimestrali di MPS (di solito, nei giorni successivi alla diffusione dei risultati di una quotata arrivano sempre gli aggiornamenti sulle valutazioni da parte di broker e banche d’affari) accontentiamoci della recente presa di posizione degli analisti di Intesa Sanpaolo. Gli esperti appena pochi giorni fa avevano avviato una copertura sulle azioni MPS decisamente bullish assegnando rating buy (ossia comprare) e target price a 6,4 euro. Il prezzo obiettivo è decisamente più alto della quotazione attuale e ciò si traduce in un forte potenziale di upside sulla quotata.

La view ottimistica di Intesa SP non è però condivisa da altri esperti. Ad esempio la sim milanese Equita appena pochi giorni prima aveva confermato il rating hold pur alzando il tatget price a 6 euro. Hold significa mantenere ed è una valutazione che invita ad un approccio prudente. Posizione comprensibile se si tiene conto che il titolo si è apprezzato di oltre il 100 per cento rispetto ad un anno fa.

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