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Azioni Unicredit - BorsaInside.com

Il titolo Unicredit registra nella seconda seduta della settimana una progressione dello 0,6% a quota 67,75 euro. L’entità del rialzo è leggermente superiore rispetto a quella evidenziata dal Ftse Mib nel suo insieme (+0,5 per cento il dato a metà mattinata) ma soprattutto basta a Piazza Gae Aulenti per portare a +17 per cento il suo rialzo su base mensile e a +97 per cento quello da inizio anno. Numeri da record che fanno del titolo Unicredit uno dei migliori in assoluto di tutta la borsa di Milano.

Giusto per farsi un’idea su quanto avvenuto nell’ultimo anno, basta considerare che a metà agosto 2024 i prezzi scambiavano a poco più di 36 euro. Chi ha comprato allora e poi ha mantenuto le azioni UCG nel proprio portafoglio per tutto l’anno…adesso si ritrova con un profitto niente male. Tutto molto interessante ma situazione come questa presentano un risvolto della medaglia che deve essere sempre tenuto in considerazione: la possibilità che la spinta al rialzo possa essersi esaurita. Potrebbe essere questo il caso delle azioni Unicredit o la banca guidata da Orcel ha ancora margine di crescita?

Rispondere a questa domanda è di fondamentale importanza per un trader che volesse posizionarsi sul titolo e che ora può farlo ricorrendo anche al nuovo servizio di trading nazionale lanciato dal broker eToro. Tanti traders italiani già lo stanno usando.

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Le notizie price sensitive sulle azioni Unicredit

In un contesto generale festivo, trovare notizie che possano accendere i riflettori su una certa quotata non è semplice. Qualcosa però c’è nel caso di Unicredit. Proprio questa mattina la banca ha fornito un aggiornamento del suo piano di acquisto di azioni proprie. Vediamo allora nel dettaglio perchè proprio il buyback potrebbe essere dietro al nuovo rialzo di Piazza Gae Aulenti.

Secondo quanto comunicato dall’istituto, nella settimana compresa tra il 4 e l’8 agosto sono state rilevate 1.923.000 azioni ordinarie, a un prezzo medio ponderato di 64,7187 euro per azione. L’operazione ha comportato un esborso complessivo di circa 124,45 milioni di euro.

Alla data dell’8 agosto 2025, dall’inizio della Prima Tranche del Residuo Share Buyback (SBB) 2024, Unicredit ha complessivamente riacquistato 5.841.000 azioni proprie, equivalenti allo 0,37 per cento del capitale sociale. Il controvalore complessivo delle operazioni si attesta a circa 371,33 milioni di euro, corrispondente al 20,63 per cento del budget previsto per questa fase del programma.

Il buyback rientra nella strategia di allocazione del capitale definita dall’amministratore delegato Andrea Orcel, volta a incrementare la remunerazione degli azionisti e a ottimizzare la struttura patrimoniale della banca. Operazioni di questo tipo riducono il numero di azioni in circolazione, con un effetto potenzialmente positivo sull’utile per azione (EPS) e sul valore per i soci.

Il programma Residuo SBB 2024 è parte di un più ampio piano di distribuzione del capitale, che si affianca al pagamento dei dividendi cash. La conclusione della prima tranche rappresenterà un passo intermedio verso il completamento dell’intero programma di riacquisti previsti per l’anno, in linea con gli obiettivi di ritorno sul capitale e rafforzamento del titolo in borsa.

Focus anche sulle stime relative all’esercizio 2025

Oltre all’aggiornamento del piano di buyback, altro tema caldo tra gli investitori sono le stime su tutto l’esercizio 2025. Stando alle indicazioni di consensus recentemente rilasciate dagli analisti che coprono la quotata, Piazza Gae Aulenti dovrebbe chiudere l’anno in corso con un utile netto contabile salito a 10,7 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai 9,74 miliardi stimati in precedenza e un utile netto rettificato a 10,6 miliardi, ben oltre i 9,31 miliardi registrati nel 2024. Sul fronte della redditività per azione, invece, le stime indicano un EPS medio di 7,01 euro (forchetta tra 6,72 e 7,27 euro), contro i 6,44 euro della precedente previsione.

Per finire, le attese sul margine di intermediazione sono rimaste sostanzialmente stabili, a 24,69 miliardi di euro rispetto ai 24,84 miliardi del 2024 e ai 24,56 miliardi indicati in precedenza mentre il risultato netto di gestione è previsto a 14,49 miliardi, includendo svalutazioni su crediti per 661 milioni di euro. Sul piano patrimoniale, il CET1 ratio dovrebbe attestarsi al 14,7 per cento confermando la solidità della banca.

Tirando quindi le somme, gli analisti vedono dunque un 2025 di ulteriore crescita per Unicredit, sostenuto dalla capacità di generare utili elevati e di mantenere una distribuzione generosa agli azionisti, in un contesto di patrimonializzazione robusta. E’ evidente che il consensus degli analisti sul 2025 di Piazza Gae Aulenti si è fatto più ottimista dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre 2025.

E questo è un altro motivo per cui la visibilità sul titolo resta alta nonostante il rally dei prezzi nell’ultimo anno.

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