morte di Berlusconi

I traders sono cinici e accolgono la morte di Silvio Berlusconi con una pioggia di acquisti sul titolo MediaForEurope (MFE)? E’ questa la domanda che in tanti si stanno ponendo raffrontando l’andamento tenuto dalle azioni MFE nel giorno della morte di Silvio Berlusconi.

E in effetti vedendo quei picchi fino al +10 per cento che le MediaForEurope hanno registrato in alcuni momenti della giornata più lunga nella storia di Biscione, il sospetto non può non venire. Ma è davvero così? A neppure 24 ore di distanza dalla morte dell’ex premier proviamo ad interrogarci sull’andamento tenuto dal titolo MFE. Tanto per iniziare il mercato è cinico per natura e quindi non c’è da stupirsi se la notizia della morte di Berlusconi ha intensificato gli acquisti sul titolo che lo stesso Berlusconi ha creato. Ma non si tratta solo di questo.

Chi fa trading online punta a guardare non al presente ma al futuro. Per il trader, quindi, la vera notizia non è tanto la morte di Berlusconi ma quello che succederà a MediaForEurope a seguito di questo evento. Perchè è innegabile che ogni qualvolta ci sia un evento di rottura come la morte di un fondatore di una grande compagnia a gestione familiare come è a lungo stata MEF, si creino spazi per un grandi novità. Un procedimento che possiamo definire normale e che, dispetto di quello che si può pensare, nel caso specifico delle azioni MFE non è iniziato oggi.

Andando a guardare all’andamento del titolo MFE nell’ultimo periodo, si può infatti notare come il movimento rialzista fosse in realtà iniziato già da tempo. E’ dal momento del primo ricovero in ospedale dell’ex premier che le azioni sono in gran spolvero.

Vediamo un pò di numeri poichè sono essi che contribuiscono a chiarire meglio di tutto il resto la situazione in atto. Nel giorno della morte di Berlusconi, le azioni MFE categoria A sono salite fino a 0,52 euro contro i 0,47 euro dell’apertura. A fine gennaio il titolo scambiava a 0,4 euro. Ad aprile mentre il premier era ricoverato in ospedale, le azioni MFE A erano arrivate già fino a 0,47 euro. Cosa ci dicono questi dati? Non è necessario avere la sfera di cristallo per comprendere che man mano che le condizioni di salute dell’ex premier si sono aggravate, i prezzi del titolo MEF sono cresciuti (stesso trend, anche se in scala ridotta, lo hanno seguito le azioni Mondadori). Quindi già allora i trader si interrogavano su quello che sarebbe stato il futuro di MFE…figuriamoci dopo la morte di Berlusconi.

La convinzione degli investitori è molto intuitiva: con l’addio del padre fondatore, i figli dovranno per forza procedere ad un riassetto. Di che tipo? Con quali implicazioni? Sono queste domande che tengono alto l’appeal (il cinismo è solo una conseguenza di tutto questo).

Quale futuro per MediaForEurope?

Cosa attendersi da MFE nel futuro? Sicuramente l’appeal è destinato a restare alto a lungo. Per quello che riguarda gli scenari possibili, c’è chi non esclude la possibile vendita. Ipotesi suggestiva che però sempre essere del tutto improponibile.

Con il trasferimento della sede in Olanda e la prospettiva di fusione con Mediaset España che si dovrebbe concretizzare entro l’estate 2023, il controllo di MFE è saldamente in mano alla famiglia. giungere a compimento tra l’estate e l’autunno 2023. MFE, infatti, ha attualmente il 48,7 per cento dei diritti di voto in assemblea. Escludiamo la scalata, quindi, e con essa pure l’Offerta Pubblica di Acquisto ostile. Resta invece possibile un’Opa amichevole. E’ questa l’ipotesi che circola tra i cinici trader anche se per potersene parlare qualsiasi proponente dovrà passare da accordo con la famiglia. E nella definizione degli accordi su cosa si discute? Ovviamente sul prezzo.

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