Tassi BCE: aumenti finiti dopo +25 pb di ieri? Ecco come si muoverà Borsa Italiana nel day-after

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Quali reazioni dopo le decisioni BCE sui tassi? - BorsaInside

Esito scontato dalla riunione BCE di ieri. L’EuroTower come si attendevano la stragrande maggioranza degli analisti, ha alzato di 25 punti base i tassi di riferimento e, a questo punto, il costo del denaro è al 4,5 per cento. Chi si attendeva spaccature in seno al board sul nuovo rialzo dei tassi era fuori strada. Come messo in evidenza dalla Lagarde durante la conferenza stampa, infatti, la decisione è stata presa con una maggioranza solida dai componenti del consiglio direttivo della BCE anche se alcuni banchieri avrebbero voluto rimandare il rialzo alle prossime riunioni dopo la pubblicazione di dati macro più precisi.

La decisione della BCE di aumentare il costo del denaro ha impatto positivamente sulla borsa di Milano. Il Ftse Mib ha infatti accelerato proprio dopo la delibera della banca centrale. In realtà, però, l’impressione che si è avuta ieri è che gli investitori siano molto incerti su come muoversi e questo è dimostrato dalla forte volatilità che ha caratterizzato il settore bancario (quello che più pesa a Piazza Affari). Ad ogni modo è innegabile che una situazione come quella in atto a Piazza Affari possa essere molto interessante per chi cerca spunti di ingresso da posizioni favorevoli.

Premesso questo, come si muoverà la borsa di Milano il giorno dopo il nuovo rialzo dei tassi BCE? Ci sarà un un proseguimento della progressione avviata ieri, oppure a prevalere potrebbero essere le prese di profitto? C’è da dire che nei prossimi giorni avrà inizio anche il meeting FED con le stime che ritengono molto probabile una conferma dei tassi sui livelli attuali senza alcun aumento.

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Tassi BCE: le decisioni della riunione di settembre 2023

A seguito dell’aumento dei tassi di 25 punti base, i costi delle operazioni di rifinanziamento principali, quelli sulle operazioni di rifinanziamento marginale e quelli sui depositi presso la banca centrale saranno alzati, a partire dal prossimo 20 settembre 2023, al 4,5 per cento, al 4,75 per cento e al 4 per cento.

Secondo il consiglio direttivo della BCE i tassi di interesse di riferimento hanno oramai raggiunto livelli che, tenuti per un periodo sufficientemente lungo, potranno permette all’inflazione di tornare vicino ai target. L’EuroTower ha inoltre aggiunto che le future decisioni del Consiglio direttivo permetteranno ai tassi di interesse di riferimento di restare su livelli sufficientemente restrittivi fino a quando questo sarà necessario. Per finire, il Consiglio direttivo ha ricordato che è sua intenzione perseguire un approccio guidato dai dati macro per determinare livello e durata dell’attuale fase restrittiva.

Per quello che riguarda le altre delibere, il Consiglio direttivo ha preso atto che il portafoglio del Programma di acquisto di attività (PPA) si sta riducendo ad un ritmo misurato e prevedibile visto che l’Eurosistema non effettua più il reinvestimento del capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

Per quello che invece riguarda il PEPP (pandemic emergency purchase programme), il Consiglio direttivo ha ribadito che è sua intenzione reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nell’ambito del programma almeno fino alla fine del 2024. Ad ogni modo la possibile riduzione del portafoglio del PEPP verrà gestita in modo tale che non ci siano interferenze con le strategie di politica monetaria.

Fin qui le decisioni. Vediamo adesso come gli analisti hanno giudicato la decisione BCE sui tassu.

Rialzo tassi BCE settembre 2023: le reazioni degli analisti

Sono stati tantissimi gli esperti che si sono espressi sul nuovo aumento dei tassi BCE. I loro pareri non sempre sono convergenti ma offrono comunque uno spaccato molto interessante.

Secondo Eric Winograd (Director of Developed Market Economic Research di AllianceBernstein), l’aumento di oggi potrebbe essere l’ultimo prima della fine del ciclo di rialzi. Secondo l’esperto, l’EuroTower ha seguito in gran parte la traiettoria della FED in questo ciclo, iniziando con l’aumento poco dopo la Federal Reserve e via via aumentando di intensità. Nel board di ieri, però, è avvenuto un cambio di passo storico: la BCE ha fatto capire che il ciclo di aumento è finito. Sebbene dall’EuroTower non sia arrivata alcuna promessa sullo stop al rialzo dei tassi, tuttavia c’è stata un’indicazione molto chiara sulla piega che potrebbero prendere gli eventi.

Questa analisi è confermata da Martina Daga (Junior Macro Economist, AcomeA SGR) la questione presto non sarà più per quanto ancora alzeranno i tassi di riferimento ma per quanto tempo essi resteranno alti. L’analista ha evidenziato come nel board di ieri non siano stati annunciati cambiamenti nel programma di Quantative Tightening e che da luglio la BCE ha smesso di reinvestire tutti i titoli in scadenza del programma APP. Per quello che riguarda l’aumento di 25 punti base dei tassi, esso non era scontato visto che nell’ultima riunione di politica monetaria, la Lagarde non aveva dato indicazioni sulle mosse future legando le scelte all’andamento del quadro macro.

Anche Martin Moryson (Martin Moryson DWS) ritiene che il ciclo di rialzo dei tassi BCE possa ritenersi completato e che la BCE possa ora restare ferma per poi iniziare a ridurre lentamente i tassi d’interesse nell’estate del prossimo anno. Il focus di questo esperto è rivolto però all’inflazione. L’aumento del prezzo del petrolio e dei generi alimentari ha infatti portato l’EuroTower ad alzare le previsioni sull’inflazione prevista per il 2023 e per il 2024. Alla luce della correzione, ora la BCE prevede che anche l’anno prossimo l’inflazione media sia destinata a restare sempre sopra il 3 per cento, molto sopra il target del 2 per cento. Ad ogni modo l’aumento di 25 punti base deciso ieri, potrebbe essere l’ultimo visto che l’economia si sta indebolendo quanto basta per impedire un nuovo aumento dell’inflazione.

Come investire nel day-after della BCE?

La borsa di Milano ha chiuso la seduta di ieri con una progressione dell’1,36 per cento a quota 28870 punti. L’impatto dell’esito della riunione BCE è stato palese.

Se ieri gli investitori si sono posti con la pancia dinanzi alle mosse dell’EuroTower, oggi è è più probabile che possano rapportarsi con maggiore freddezza. Insomma l’impressione è che ci possa essere una valutazione più oggettiva sulla questione dello stop ai rialzi.

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