Il rallentamento della ripresa economica danneggia i fatturati delle imprese, tanto che l’ultima rilevazione SWG per Confesercenti certifica il deterioramento delle aspettative delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi, con un’azienda su tre che prevede di chiudere il secondo semestre con il fatturato in calo rispetto allo stesso periodo del 2021. Solo il 18%, invece, stima una crescita.
In particolare, a pesare sull’evoluzione dei fatturati è soprattutto il forte rincaro dei costi energetici, indicato come causa principale dal 28% degli intervistati, davanti al 22% degli intervistati che cita invece l’inflazione e a un 26% che indica l’onda lunga del Covid19 e i numeri dei contagi che non consentono una piena normalizzazione dei consumi.
Di qui, la necessità che il nuovo governo affronti la fase difficile in arrivo con misure incisive: il 31% degli imprenditori segnala ad esempio la necessità di intervenire per contrastare l’inflazione e gli effetti della corsa degli energetici, con sostegni mirati per famiglie e imprese.
Tra i nodi da affrontare, Confesercenti sottolinea come priorità la questione fiscale, che per il 45% degli imprenditori dovrebbe essere in cima alle urgenze dei partiti, e il lavoro, indicato dal 42%. Ancora, con il 29% ed il 28% ci sono le quote di imprenditori che domandano Pnrr e infrastrutture e semplificazione burocratica come priorità dell’azione del prossimo esecutivo.
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