Trimestrale Twitter, finalmente buone notizie per gli azionisti

Buone notizie per gli azionisti e gli stakeholders di Twitter, che ha finalmente annunciato di aver realizzato il proprio primo profitto trimestrale, e aver conseguito un ritorno inaspettato alla crescita dei ricavi, aiutato dall’espansione dei business al di fuori degli Stati Uniti. Ne è deriva che, finalmente, le azioni del social network sono schizzate ai massimi da oltre due anni a questa parte.

Per quanto concerne un maggior dettaglio analitico, rileviamo come le entrate complessive siano aumentate del 2% nel quarto trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando così le stime degli analisti.

Le entrate al di fuori degli Stati Uniti sono aumentate del 17% su base annua, compensando così un calo dell’8% delle vendite negli Stati Uniti. In particolare, i ricavi dal Giappone sono saliti del 34% a 106 milioni di dollari.

Nei minuti successivi alla pubblicazione dei dati, gli azionisti hanno iniziato a premiare i titoli societari, che hanno finito con lo scambiare con un incremento del 15% rispetto alla chiusura della giornata precedente, toccando il massimo da luglio 2015.

Buone notizie anche per quanto concerne il numero degli utenti. Twitter, che recentemente ha raddoppiato il numero dei caratteri consentiti per tweet ed effettuato altre modifiche per attirare gli utenti, ha dichiarato che il numero di utenti attivi giornalieri è aumentato del 12%. Gli utenti attivi mensili sono invece cresciuti più lentamente, con un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a 330 milioni di unità. Nel suo comunicato, Twitter ha poi dichiarato come le entrate siano state supportate dal machine learning e dalle più elevate vendite di annunci video.

E così, alla fine del periodo, sono state riscontrate entrate complessive per 731,6 milioni di dollari, superando l’obiettivo di Wall Street di 686,1 milioni di dollari (stime Thomson Reuters). La società ha registrato 87 milioni di dollari in licenze di dati e altri ricavi non pubblicitari, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Le entrate pubblicitarie sono invece aumentate dell’1% a 644 milioni di dollari.

Twitter ha così registrato un utile netto di 91,1 milioni di dollari, pari a 12 centesimi per azione, rispetto a una perdita di 167,1 milioni di dollari, ovvero 23 centesimi per azione, di un anno prima. L’utile rettificato è stato di 19 centesimi per azione, superando le aspettative degli analisti di 14 centesimi per azione.

Tutto bene, dunque? Non proprio, poiché gli analisti sono divisi su ciò che attende l’azienda nel prossimo futuro. Buona parte degli osservatori sostiene infatti che Twitter abbia bisogno di attirare più nuovi utenti rispetto a quanto effettuato nel passato. Altri però ritengono che Twitter abbia imbracciato la giusta strada, e che ora la società sia attesa da una crescita confortante.

Chi avrà ragione?

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