Nella giornata di oggi la Federal Reserve pubblicherà i verbali della riunione del FOMC di gennaio, da cui gli analisti attendono possa emergere un consenso diffuso per rialzi graduali dei tassi. Il FOMC dovrebbe continuare a segnalare di essere disposto a tollerare una nuova riduzione del tasso di disoccupazione senza modificare le proiezioni dei tassi, a patto che l’inflazione sia in grado di riavvicinarsi gradualmente all’obiettivo “statutario” del 2%.
Dalla lettura dei verbali dovrebbe altresì emergere come l’inflazione sarà il focus dei prossimi mesi, e che intorno a un consenso per tre rialzi dei tassi nel 2018, non mancano le voci dissonanti: alcuni membri dovrebbero infatti essere in grado di aver assunto una posizione più aggressiva, mentre altri, già tipicamente colombe, avranno probabilmente espresso la propria opinione di attendere di vedere un effettivo rialzo del trend dei prezzi.
È inoltre molto probabile che nel meeting FOMC di fine gennaio si sia anche toccato il tema della riforma tributaria, con mantenimento di una posizione attendista in termini di effetti sull’economia, ancora incerti. Infine, è possibile che il Comitato di politica monetaria possa aver condiviso l’opinione, espressa da diversi presidenti regionali, di una concreta preoccupazione per il sentiero della politica fiscale, che sarà caratterizzato da ampi deficit anche in fase di ripresa ciclica.
In conclusione, la lettura dei verbali non dovrebbe aver variato le indicazioni del comunicato e, per ora, non dovrebbe contribuire a fornire alcun cambiamento allo scenario.
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