Amazon? Sta entrando nei servizi di assistenza sanitaria e, a questo punto, non si tratta più di speculazioni, ma di piani quasi “ufficiali”. Anche se l’azienda non ha parlato molto dei suoi progetti futuri, poiché sta ancora determinando la portata di essi mediante una serie di sessioni di brainstorming con esperti del comparto, è abbastanza chiaro che le sue tendenze di recruitment e nuovi sviluppi di prodotto stiano suggerendo fortemente dove potrebbe andare il business della compagnia di Jeff Bezos.

Che cosa sta già facendo Amazon

Per poter comprendere che cosa potrebbe fare Amazon, giova rammentare che cosa la società di Bezos sta già facendo, proprio mentre scriviamo.

La compagnia statunitense sta infatti già vendendo forniture mediche e attrezzature a cliniche e ospedali, e sta cercando di costruire un proprio business in un comparto valutato 3 trilioni di dollari. Come riportato da CNBC, Amazon ha stretto alcune collaborazioni importanti con diversi grandi distributori statunitensi, come Cardinal Health, e ha richiesto le necessarie licenze statali per operare in questo senso.

A conferma dell’attenzione di Amazon nei confronti di questo settore, AWS, il “braccio” che si occupa di servizi cloud, ha già avviato le proprie proposte ai clienti del settore sanitario, facendo così gara con Microsoft Azure e Google Cloud di Alphabet. Recentemente ha inoltre manifestato l’intenzione di generare nuove relazioni con alcune start-up operanti nello stesso settore della salute.

Sul fronte della ricerca e dell’innovazione, Amazon conferma l’apprezzamento nei confronti del contesto in cui vuole operare conducendo nuove tecnologie vocali in casa, in ospedale e in clinica. Ha collaborato con Merck per “sfidare” gli sviluppatori di Alexa a creare “competenze” che possano aiutare le persone con diabete a gestire le loro condizioni. E, stando a quanto è già trapelato, tutto questo dovrebbe essere solo l’inizio di un lungo percorso: già oggi gli ospedali di tutto il Paese stanno sperimentando con Alexa funzionalità non certo marginali, come aiutare i chirurghi a creare elenchi di controllo o condividere elementi importanti con i pazienti, una volta scaricati.

Quello che forse Amazon sta facendo

Fin qui, un breve riassunto di tutto ciò che Amazon sta già facendo. Ci sono però tante cose che la compagnia probabilmente sta sviluppando in segreto (o comunque con grande riservatezza). In primo luogo, molti osservatori americani sono convinti che Amazon sia pronta per lanciare qualche nuovo servizio rivoluzionario nel settore della farmaceutica e delle cure sanitarie.

Tra gli ambiti che Amazon vorrebbe presidiare con maggiore intensità, c’è probabilmente quello dell’invecchiamento, e dunque su come la tecnologia può aiutare a soddisfare le esigenze della clientela più anziana, come la solitudine o la scarsa autosufficienza. Infine, Amazon starebbe lavorando con alcune aziende operanti nel settore del database clinico: un segmento che che potrebbe aprire le porte a nuovi business, come quello legato alle raccomandazioni ai medici in merito ai prezzi dei farmaci e alla qualità, e non solo.

Cosa pensano gli esperti di tutto ciò

Per il momento gli osservatori sembrano essere piuttosto soddisfatti di queste ambizioni da parte di Amazon. Due ex dirigenti Amazon sentiti dalla CNBC e ora operanti nel settore sanitario hanno dichiarato che non c’è molto che la compagnia non possa essere “spaventata” di fare e che sebbene l’assistenza sanitaria potrebbe essere altamente regolamentata e complicata, tutto ciò non fermerebbe certamente una compagnia come Amazon.

Di contro, più scettici sembrano essere gli esperti sanitari. Alcuni dirigenti di grande strutture, sempre interessati da CNBC, hanno infatti dichiarato che Amazon non farà molto, dinanzi a un contesto particolarmente complesso e troppo specifico.

Probabilmente, però, la verità sta nel mezzo. Amazon non avrà certamente vita facile, ma tenterà almeno di accedere all’assistenza sanitaria su più fronti e avrà più successo in alcune aree piuttosto che in altre.

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