Il dollaro americano continua a rafforzarsi nei confronti dell’euro, che nella giornata di oggi scende fino sotto quota 1,21 nonostante il tentativo di recupero della mattina.
Al momento della stesura il cambio EUR/USD si attesta al livello 1,20756. In primo luogo la ripresa del biglietto verde è da imputare al rialzo dei rendimenti dei titoli di stato decennali statunitensi al 3%, ma pesano pure l’accumulo di posizioni short e la politica monetaria stabile della Bce.
“I tassi che restano fermi da parte di Francoforte e il rallentamento dell’economia dell’eurozona spingono naturalmente verso un apprezzamento del dollaro”, dice Paolo D’Ambra, senior account manager di Exante.
Il rialzo del petrolio potrebbe portare a un aumento dell’inflazione secondo gli investitori, che speculano riguardo la possibilità che la Federal Reserve registri un quarto aumento dei tassi nel 2018, invece dei tre previsti. Dal 16 aprile la moneta unica ha perso il 2,1%.
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