Prezzo oro previsioni: ipervenduto eccessivo, ipotesi risposta in differita alla crisi della Turchia

Ultimo aggiornamento 18 ottobre 2018

Le ultime previsioni sul possibile andamento del prezzo dell’oro nel 2019 sono quelle elaborate da Nitesh Shah, Director of Research di WisdomTree. Secondo l’esperto il recente calo del 4% dell’oro, partito ad inizio di giugno, risulta decisamente eccessivo. L’esperto ritiene che l’aumento dei rendimenti obbligazionari e l’apprezzamento del Dollaro nel cambio con l’Euro (cambio Euro Dollaro), non possono essere considerati fattori sufficiente per spiegare la depressione delle quotazioni. Secondo Shah il recente calo della quotazione dell’oro è stato causato da un vero e proprio crollo del sentiment a sua volta dimostrato dal fatto che il mercato dei future sull’oro sia precipitato ai livelli più bassi del 2011. Da giugno ad oggi, quindi, l’appeal esercitato dall’asset oro è calato drasticamente e questo è un dato di fatto.

Il crollo del prezzo dell’oro nel contesto di crisi dei mercati emergenti ha lasciato stupiti molti analisti. Regole delle finanza avrebbero voluto che, dinanzi all’incertezza delle economie emergenti ci fosse stato un ripiegamento verso il bene rifugio per eccellenza ossia l’oro. Ebbene questo processo non è avvenuto poichè gli investitori non hanno reputato sufficientemente grave la situazione nel suo complesso.

Partendo da questi assunti Nitesh Shah ritiene che il crollo del prezzo dell’oro sia stato generato da una sopravalutazione del rischio. Proprio per questo motivo l’analista ritiene che le quotazioni del metallo giallo siano ora pronte a recuperare. “A nostro avviso l’oro chiuderà l’anno vicino ai 1.270 dollari l’oncia e raggiungerà i 1.320 dollari l’oncia nel terzo trimestre del prossimo anno, in rialzo dai 1.200 dollari l’oncia attuali” ha affermato Shah. L’analista ritiene che le quotazioni dell’oro chiuderanno il periodo previsionale in aumento e che il motivo principale di questo apprezzamento sia il miglioramento del sentiment negativo che fino a ieri aveva depresso le quotazioni.

Per quello che riguarda il lato relativo all’analisi fondamentale, tra i fattori che potrebbero influenzare positivamente la corsa all’oro come bene rifugio ci sono la guerra commerciale Usa-Cina, le trattative sulla Brexit e le più generali tensioni finanziarie. Secondo Nitesh Shah, per finire, “diversi risultati rimangono ancora possibili per l’oro ma nel nostro scenario di base ci aspettiamo che i prezzi salgano superando i 1.320 dollari l’oncia entro il terzo trimestre del 2019, soprattutto come risultato del posizionamento speculativo sulla ripresa dei mercati dei future con la copertura delle posizioni corte“.

Insomma secondo il Research di WisdomTree il prezzo dell’oro è destinato a salire all’inizio del nuovo anno poichè le storture che hanno determinato il suo ribasso sono venute meno.

Ultimo aggiornamento 8 ottobre 2018

L’andamento del prezzo del petrolio nelle prime settimane dell’autunno ha determinato la necessità di aggiornare quelle che sono le previsioni sulla quotazione oro per la parte restante del 2018. Ad intervenire in piena estate sulle prospettive del bene rifugio per eccellenza sono stati gli esperti di Bank of America. Gli analisti hanno affermato di attendersi un aumento delle quotazioni del Dollaro che non avranno comunque impatto significativo sull’andamento del prezzo dell’oro. In un report redatto in piena estate, BofA ha scritto: “Abbiamo notato che il ciclo di business sta maturando e che l’incertezza commerciale non sta aiutando a questo punto. Allo stesso tempo l’inflazione sta salendo (andare short sui Treasuries è il trade più diffuso ormai), una combinazione che potrebbe attrarre nuovi compratori di oro sul mercato”.

Fino a qui le dichiarazioni teoriche, ma quali sono le ultime previsioni sulla quotazione oro? Bank of America ha parlato a luglio di un prezzo dell’oro che potrebbe arrivare a 1400 dollari l’oncia entro la fine del 2018. Successivamente, nel mese di settembre, gli analisti hann rivisto il loro target. In considerazione della guerra commerciale in atto tra Usa e Cina e del’andamento del cambio Euro Dollaro, BofA ha abbassato l’asticella della quotazione oro. Gli esperti hanno così fissato il nuovo target a 1350 dollari l’oncia nel 2019. Nell’ultimo studio sull’andamento del prezzo dell’oro è possibile leggere: “Nel breve periodo gli effetti di un dollaro più forte e i tassi più alti domineranno la scena, ma nel lungo termine il deficit statunitense sio rivelerà positivo per l’oro“.

Non solo BofA ma anche Bart Melek, global head of commodity strategy di TD Securities, ha rivisto le previsioni sul prezzo dell’oro per il 2018 a seguito dell’apprezzamento della quotazione del Dollaro. L’analista, prima dell’estate, aveva annunciato un prezzo dell’oro a 1300 dollari l’oncia entro la fine del 2018. Successivamente però Melek ha affermato che il prezzo dell’oro chiuderà il 2018 in area 1.275 dollari per poi salire a 1375 dollari entro fine 2019. 

Le previsioni, ovviamente, vanno prese per quelle che sono ossia stima. Tali previsioni andrebbero sempre rapportate con l’andamento della quotazione oro

Prezzo oro e crisi della Turchia

L’andamento del prezzo dell’oro oggi non rende giustizia a quelle che sono le ultime previsioni sul possibile andamento del bene rifugio per eccellenza nei prossimi giorni. La quotazione oro in tempo reale, visibile consultando i grafici di BorsaInside, registra un calo a 1888 dollari l’oncia, lo 0,61% in meso rispetto alla chisuura di ieri. Analizzando nello specifico l’andamento dell’oro intraday, si evince come il metallo giallo oggi abbia toccato un massimo intraday a quota 1196 dollari l’oncia mentre il minimo intraday è stato toccato a 1186 dollari l’oncia prima del leggero aggiustamento real time. In considerazione del ribasso di oggi, le previsioni sulla quotazione oro nel breve termine tornano ad essere negative? Il prezzo dell’oro salirà o scenderà nel prossimo futuro? 

Il metallo giallo non ha particolarmente brillato nel corso del 2018 nonostante ci siamo stati non uno ma molteplici fattori potenzialmente in grado di sostenere le quotazioni. Il prezzo dell’oro, infatti, tende a crescere se ci sono elementi di preoccupazione da parte del mercato che determinano un fisilogico spostanento dei capitali verso i bei rifugio. Elementi di questo tipo non sono mancati ma le quotazioni dell’oro non hanno certo fatto faville. 

Eppure, secondo Massimo Siano, Co-Head of Southern Europe Distribution presso WisdomTree, gli investitori negli ultimi giorni hanno dato l’impressione di essere tornati a guardare con molta attenzione al metallo giallo. Il recupero che il prezzo dell’oro ha registrato è stato sostenuto dal dietrofront della quotazione del Dollaro Usa a seguito delle parole del presidente americano Trump sulla posizione della Federal Reserve sul rialzo dei tassi. Il presidente americano si è detto “non essere entusiasta” per la decisione della Fed di alzare i tassi di interesse. Quello che sembra essere il primo segnale di un possibile braccio di ferro tra Trump e la banca centrale americana ha permesso all’oro di recuperare visibilità. 

Secondo Siano, gli ETP long sull’oro hanno ricevuto nell’ultima settimana i maggiori investimenti da giugno 2018. Gli investitori sono tornati sull’oro poichè attratti dai prezzi bassi di agosto. I flussi sugli ETP sull’oro sono stati pari a 85,5 milioni di dollari Usa. Afferma Siano che “sembra che molti investitori di ETP concordino con la nostra opinione che l’oro sia stato ipervenduto”. Secondo l’analista non è da escludere che l’oro possa “rispondere con un ritardo alla crisi economica in Turchia“. Insomma la quotazione del metallo giallo potrebbe avere recepito solo ora le tensioni turche. Un chiaro segnale questo per chi opera con il trading sull’oro. 

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