Previsioni economiche 2020: azioni e bond nell’outlook T. Rowe Price

Quali sono le previsioni sulle azioni per il 2020? E quali quelle sui bond? A rispondere a queste due domande ci hanno pensato gli esperti di T. Rowe Price che, alcuni giorni fa, hanno tenuto il Global Market Outlook, tradizionale conferenza stampa annuale organizzata a New York. 

I temi caldi dell’incontro sono stati la possibile ripresa economica globale nel breve termine, il possibile recupero dell’azionario internazionale rispetto all’equity americano le opportunità che sono presenti tra i bond high yield. 

Nel complesso gli analisti ritengono che nel 2020 la scalata dei mercati possa proseguire ma solo con assunzione di un rischio più elevato. 

Previsioni economiche 2020

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Per quello che riguarda l’economia globale gli analisti ritengono che, almeno nel breve termine, sia possibile una ripresa. Un miglioramento dell’economia potrebbe avvenire parallelamente al calo dei timori per il commercio globale. Meno paura significherebbe stabilizzazione del settore manifatturiero. Parallelamente le previsioni economiche 2020 prevedono che l’inflazione resti contenuta rispetto a quelli che sono i target delle banche centrali. Nel complesso, comunque, il possibile aumento della crescita globale è limitato e i rischi sono sbilanciati al ribasso.

Alan Levenson ritiene che per il 2020 l’impatto degli stimoli fiscali sia destinato a restare neutrale. L’inflazione, come evidente già dalle ultime indicazioni dell’anno, continuerà ad essere bassa e questa dinamica non  farà altro che aprire la porta a misure di allentamento monetario. A livello di singola area è previsto un allentamento dell’economia americana nel 2020 mentre l’Europa è alle prese con fattori ciclici negativi per la domanda core. Nell’area asiatica, il rallentamento economico della Cina, già in atto da tempo, è destinato a proseguire. Le previsioni economiche 2020 sulla Cina non sono brillanti neppure nel caso in cui le tensioni commerciali dovessero venire meno. Fin qui le previsioni sull’economia mondiale nel 2020. Nel prossimo paragrafo passeremo ad esaminare, sempre seguendo l’analisi di T. Rowe Price, alcune classi di asset, a partire dall’azionario. 

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Previsioni azioni 2020

Alla luce del contesto precedentemente descritto, quali sono le previsioni sulle azioni per il prossimo anno? Ovviamente gli analisti hanno posto un’attenzione più particolare nei confronti della borsa americana. 

Wall Street ha raggiunto nuovi massimi ma adesso gli investitori si trovano a fare i conti con un incremento dei rischi che sono connessi all’incertezza geopolitica. ad alimentare queste paure è la guarra commerciale ma anche la Brexit, la situazione molto confusa nel Vicno Oriente e ad Hong Kong nonchè le prossime elezioni presidenziali americane. Per gli esperti ad oggi non ci sono segnali in merito alla possibilità che le valutazioni dei corsi siano diventate eccessive. I prezzi delle azioni Usa, tranne alcune eccezioni sono in linea con le medie storiche mondiali.

Una sola cosa è certa: il continuo sviluppo tecnologico porterà alla creazione di vincitori e vinti in molti ambiti come healthcare, media, energia e internet. Non è detto che i vincitori di oggi siano destinati a restare tali anche domani. 

Secondo John Linehan, Chief Investment Officer, Equity, l’attuale fase rialzista del mercato ha un primato indiscutibile: si tratta delle più lunga della storia. Attenzione perchè si parla di lunghezza temporale e non di profondità del rialzo visto e considerato che il primato dell’intensità del rally continua a risalire a precedenti fasi storiche. John Linehan ha ricordato che i mercati rialzisti non si esauriscono per sopravvenuta vecchiaia ma solo se si dovesse imporre un mix di fattori come incertezza economica, incertezza normativa e politica e sbagli nelle decisioni adotatte dalla Federal Reserve. Le previsioni sull’andamento dell’azionariato nel 2020 sono molto eterogenee ma gli analisti si attendono comunque rendimenti positivi. 

E per quello che riguarda le azioni internazionali? Ricordano gli analisti che nel corso dell’ultimo decennio si è verificata sempre questa situazione: l’azionariato internazionale ha sistematicamente sottoperformato l’equity americano. Poichè da circa 18 mesi si sta assistendo ad una recessione del capex e da 8 mesi è in atto una correzione delle scorte, non è da escludere che le attese di crescita e di inflazione, avendo superato il punto più basso, siano ora pronte a ripartire. Le previsioni sulle azioni internazionali per il 2020 sono quindi positive. 

Justin Thomson lo fa intendere chiaramente quando afferma che le condizioni attuali del ciclo sono diventate favorevoli per una sovraperformance dell’azionario internazionale. Justin Thomson ricorda che gli effetti negativi della guerra commerciale USA-Cina e della Brexit hanno causato un impatto negativo sui mercati internazionali ma adesso c’è lo spazio per una correzione. A sostenere il rialzo potrebbero essere alcuni elementi positivi come l’incremento dell’innovazione nei mercati sviluppati ed emergenti ma anche l’adozione di modelli governance più efficaci.

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Previsioni bond 2020

© Shutterstock

Ultimo parafrafo del report è dedicato alle previsioni sulle obbligazioni nel 2020. Secondo gli analisti, a causa dei rendimenti negativi ad essere più appetibili oggi sono le aree dei mercati globali che presentano income più elevato. Detto questo i rischi principali per il mercato obbligazionario globale sono le incertezze politiche, l’inversione della curva dei rendimenti ma anche possibili utili deludenti o un deterioramento della fiducia. Tra i rischi delle obbligazioni nel 2020 anche un possibile rallentamento globale superiore alle attese. 

Secondo Mark Vaselkiv, Chief Investment Officer, Fixed Income, è consigliabile mantenere un’allocazione significativa alle obbligazioni core nei portafogli, anche se i rendimenti obbligazionari nel 2020 dovessero essere più deboli rispetto a quelli dello scorso anno.

Per il credito i tassi di default bassi sono un segnale positivo ma purtroppo il mercato sembra essere spietato nei confronti dei business più fragili. In questo contesto la duration resta un’arma insidiosa e a doppio taglio. Di conseguenza anche un lieve aumento dei tassi potrebbe generare un impatto negativo sulla performance delle obbligazioni nel 2020

Previsioni economiche 2020 conclusioni

Come visto nei precedenti paragrafi, le previsioni economiche 2020 sono incoraggianti ma il profilo di rischio è in aumento. Ad ogni modo, pur nell’ambito di una situazione sempre più complessa, non ci sono grandi crolli in vista e quindi investire sulle azioni e sui bond resta sempre una valida opzione sul tavolo delle scelte. 

Quattro sviluppi politici da monitorare

Gli stessi analisti di T. Rowe Price hanno anche elencato quelli che secondo il loro punto di vista sono i 4 sviluppi politici da monitorare nel 2020 ossia guerra commerciale Usa-Cina, Brexit, Hong Kong ed elezioni Usa.

In relazione alla guerra commerciale Usa-Cina il punto di vista degli analisti è molto chiaro: anche se ci dovessere essere un’attenuazione del contrasto, è molto improbabile che possa esserci una risoluzione del conflitto nel 2020. Per gli analisti, infatti, lo scontro su alcuni temi, come ad esempio quello sui sussidi alla tecnologia, appare ben lontano dall’essere risolto. Pechino non farà alcun passo indietro su temi come l’intelligenza artificiali, i veicoli elettrici e la robotica.

Per quello che riguarda invece la Brexit, è possibile che la questione possa continuare a restare in sospeso per tutto il 2020. Ad oggi la deadline resta fissata per il 31 gennaio 2020 ma è un fatto incontestabile che il parlamento britannico non abbia ancora confermato questa indicazione.

Secondo gli analisti non è escluso che gli accordi post-Brexit, come ad esempio la relazione commerciale tra Regno Unito e Unione Europea, possanop impattare in modo negativo su crescita e utili. E’ ovvio che per le azioni britanniche e per la sterlina la definizione precisa di un piano per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea sarebbe molto positiva.

Il terzo scenario politico da monitore riguarda Hong Kong. Se da un lato le proteste hanno avuto effetti negativi sull’economia di Hong Kong, dall’altro lato non è possibile distinguere l’impatto di queste questioni sulla Cina nel suo insieme da quello derivante dalle problematiche connesse con il commercio mondiale.

Per finire (quarto sviluppo politico da monitorare) ci sono le elezioni Usa. Secondo gli analisti non è da escludere che in questa fase gli investitori stiano sottostimando il possibile impatto della corsa alle elezioni presidenziali del 2020 su ambiti come tasse e regolamentazione e sulle imprese nei settori dell’healthcare, dell’energia e dei servizi finanziari. Secondo gli analisti l’effetto delle elezioni potrebbe essere molto disruptive in diversi settori.

Gli esperti ritengono che l’appeal politico dei candidati che sono fautori di regole più stringenti e di una ridistribuzione del reddito e del benessere possa determinare un rischio più immediato per i mercati.

Un candidato con tali caratteristiche potrebbe vincere la nomination dei Democratici ma un eventuale presidente del Consiglio democratico fautore di un programma di sinistra, avrebbe serie difficoltà a far passare la sua agenda. 

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