azioni Nvidia

Nell’ultimo mese il titolo NVIDIA è stato uno dei migliori sul listino di Wall Street. La quotata attiva nel settore dei microchips ha infatti messo a segno una progressione di quasi il 40 per cento e oggi scambia a 163 euro.

Il rialzo evidenziato nelle ultime 4 settimane ha premiato tutti quegli investitori che avevano deciso di dare fiducia a NVIDIA nei mesi scorsi quando le quotazioni della società americana erano molto più basse. Come si può notare dal grafico in basso, infatti, NVIDIA, nonostante il recupero dell’ultimo mese, resta un titolo che da inizio anno ad oggi ha comunque perso il 46 per cento.

La domanda da porsi in ottica investimento diventa la seguente: il prezzo delle azioni NVIDIA, dopo il recupero messo a segno nell’ultimo mese, è destinato a salire ancora oppure ad imporsi saranno le prese di profitto fisiologiche?

Sicuramente ad impattare sulla direzione che verrà presa dalla quotata, saranno i conti trimestrali che verranno pubblicati mercoledì dopo la chiusura degli scambi. Purtroppo le aspettative non sono delle migliori. Alcune aziende che dipendono dalle vendite di PC, come ad esempio Intel, hanno evidenziato un ribasso della domanda dei loro prodotti che induce a nutrire un certo pessimismo sulla trimestrale di NVIDIA.

Questo perchè le schede grafiche di NVIDIA hanno un vastissimo utilizzo nella produzione di PC di fascia altra e inoltre sono utilizzate per produrre un’esperienza di gioco realistica. Il problema è che nel 2022 quasi tutte le aziende del settore gaming hanno registrato un calo delle vendite ed è illusorio non attendersi contraccolpi anche sui fornitori di queste aziende a partire proprio da NVIDIA.

Ma non è solo questo il problema. Siccome i guai non vengono mai da soli, ecco che il colosso americano potrebbe anche farei conti con la forte flessione della domanda di schede aggiuntive a causa della crisi in cui è piombata l’industria delle criptovalute. Le schede aggiuntive sono una parte essenziale dei sistemi usati dai miner di asset digitali. Con il tracollo del settore-crypto, NVIDIA potrebbe avere dei contraccolpi sui flussi di entrata derivanti da questo segmento del business.

Non c’è quindi nulla di cui stupirsi se a causa della probabile riduzione della domanda di schede per la produzione di PC di fascia alta e della simultanea contrazione delle domanda di schede aggiuntive da parte del settore-crypto, molti analisti abbiano deciso di tagliare le previsioni sugli utili per azione di NVIDIA. Negli ultimi 12 mesi NVIDIA ha tagliato le aspettative degli utili per azione di ben il 41,7 per cento passando da 1,21 dollari per azione ad appena 0,71 dollari per azione.

Oltre a fattori domestici, ci sono anche altri fattori più generali che potrebbero condizionare in negativo i conti trimestrali di NVIDIA. La rivalità sempre più accesa tra Stati Uniti e Cina sta rendendo sempre più difficile il futuro dei produttori di chip. Tra l’altro proprio recentemente gli Usa hanno presentato nuove restrizioni sulle vendite alle aziende tecnologiche cinesi che potrebbero avere un impatto anche sugli affari di INVIDIA.

C’è poi la questione recessione da considerare. Qui sono i precedenti storici a parlare. I cicli di recessione hanno sempre mostrato di essere molto tosti per le società che sono attive nella produzione di chip ed è molto difficile capire quando finiranno. Beffa ulteriore è il fatto che se anche dovessero finire in tempi ragionevoli, le conseguenze negative per i produttori di chips non si esaurirebbero in modo simultaneo. Infatti le società che sono attive in questo settore, per loro natura, tendono ad accumulare scorte durante le fasi di recessione. Tali depositi vengono poi smaltiti a recessione finita con la conseguenza che il giro d’affari continua ad essere sottopressione.

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Perchè le azioni NVIDIA sono salite del 40% in un mese

Abbiamo chiarito i motivi per cui non c’è da attenersi nulla di buono della azioni NVIDIA nei prossimi mesi. Ma, volgendo lo sguardo al passato, come si spiega il rally del 40 per cento che il titolo ha segnato nell’ultimo mese?

Sicuramente il recupero è stato un effetto del miglioramento del sentiment del mercato. La possibilità che la FED possa rallentare con il rialzo dei tassi viene percepita positivamente da chi decide di inserire le azioni NVIDIA nel suo portafoglio. Del resto se nei mesi precedenti NVIDIA è andata al tappeto è stato anche a causa delle politiche monetarie della FED che hanno danneggiato tantissimo l’appeal dei titoli growth come NVIDIA.

Un altro elemento che ha permesso a NVIDIA di apprezzarsi è stata l’introduzione di nuovi prodotti per il gaming. Secondo alcuni analisti questi nuovi dispositivi aumenteranno la domanda da parte dei giocatori riuscendo a controbilanciare le previsioni negative su tutto il settore dei PC e del gaming.

Staremo a vedere quello che succederà al titolo.

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