Lasciare i soldi fermi sul conto corrente è sbagliato: ecco perchè

Lasciare i soldi fermi sul conto corrente conviene oppure è un errore? Se per dare una risposta a questa domanda si pensa solo a quelle che sono le caratteristiche dell’attuale fase storica, allora non ci sono dubbi. Dinanzi a tassi di interesse talmente bassi da toccare lo zero e ad una situazione geopolitica molto complessa, lasciare fermi i soldi sul proprio conto corrente sembra essere l’unica scelta logica. 

Del resto oggi sono in tanti gli investitori che preferiscono lasciare fermi i soldi sui rispettivi conti in attesa che possa esserci un miglioramento del quadro di riferimento. Il motivo di questa scelta è facilmente intuibile: si preferisce non prendere alcuna decisione a causa del terrore di sbagliare. Ma davvero lasciare i soldi fermi sul conto è la scelta migliore di questi tempi? 

La realtà è ben diversa da quella che potrebbe sembrare e infatti lasciar fermo il proprio denaro non è proprio la scelta ottimale da fare. Anche di questi tempi.

I dati sulla tendenza degli italiani a lasciare il denaro sui propri conti sono sintomatici dell’attitudine al risparmio che caratterizza il nostro popolo. Secondo le ultime ricerche sui conti corrente e sui depositi bancari degli italiani ci sarebbe qualcosa come 1.500 miliardi di euro! Questo numero non deve stupire. Gli italiani, infatti, per loro natura, non hanno mai brillato come investitori. Se questo discorso è sempre valido, figuriamoci quanto può esserlo oggi in considerazione dell’attuale momento storico ad alta tensione.

Per inciso, contrariamente a quello che si può pensare, un pò italiani negli atteggiamenti sono tutti i popoli europei. Secondo uno studio dell’Autorità Bancaria Europea, tutte le famiglie europee, ultimamente, tendono ad accumulare. In base dai dati dell’EBA sui conti degli europei sarebbe ferma liquidità per non meno di 10.000 euro! 

Perchè lasciare fermi i soldi sui conti non è vantaggioso

Come detto in precedenza si tende a lasciare fermi i soldi sui conti correnti, nella convinzione che così facendo la liquidità viene protetta. In realtà le cose non stanno proprio così perchè il denaro, ogni volta che è fermo, perde di valore. L’inflazione, infatti, causa una progressiva erosione del proprio potere di acquisto. In pratica se prima per comprare un bene ti occorreva 100, adesso ti occorre 102 ma quel 2 non è a tua disposizione…

Quando si è tentati di lasciare i soldi fermi sul conto corrente, si dovrebbe pensare a quella che dovrebbe essere la prima regola di un buon investitore ossia non far perfere valore al proprio denaro.

Concretamente, se ci si attende un aumento dei prezzi al consumo del 2 per cento, la scelta migliore che può essere fatta è quella di investire cercando di ottenere un rendimento nominale di almeno il 2 per cento

Dinanzi a questo discorso, si potrebbe obiettare affermando che un ragionamento di questo tipo era doverso negli anni Ottanta quando l’inflazione galoppava. Allora i prezzi al consumo subivano rialzi continui che andavano ad impattare sul potere di acquisto delle famiglie. Adesso l’inflazione è su livelli bassi ma sarebbe un grave errore non tenere in considerazione la comunque presente dinamica dei prezzi al consumo. Anche se non sembra (almeno non sembra agli investitori meno attenti), l’inflazione tende comunque a mangiare il proprio denaro. Per evitare di perdere di acquisto la regola resta la stessa di decenni fa ossia non tenere i soldi fermi sul conto corrente ma al contrario cercare investimenti con rendimenti che siano (almeno) compensativi. 

Al di là dell’inflazione, ci sono poi altri elementi per cui lasciare i soldi fermi sui conti non è una scelta ottimale. Il deposito dei soldi, infatti, non è gratuito poichè i conti correnti hanno un costo. Alcuni conti prevedono un canone mentre altri ci sono delle commissioni legate a determinate operazioni. Insomma, oltre all’inflazione, anche i costi mangiano la liquidità che è ferma sui conti correnti.

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Quale è quindi la miglior alternativa da seguire per non lasciare fermi i soldi sul conto? Se si ha paura di sbagliare e si hanno difficoltà a delineare precisi obiettivi di investimento, allora la mossa migliore è quella di rivolgersi ad un consulente qualificato che sia capace di interpretare i bisogni del cliente. Sarà compito del consulente aiutare il risparmiatore ad individuare quegli investimenti che consentano la maturazione di un rendimento che sia almeno sufficiente a mettere al sicuro (davvero) i propri soldi. 

In conclusione di questa guida sul perchè lasciare i soldi sul conto corrente non sia vantaggioso, si riportano le ultime indicazioni della Banca Centrale Europea. Secondo la BCE considerando solo la componente negativa data dall’andamento dei prezzi al consumo, l’andamento dell’inflazione si tradurrebbe nei prossimi anni in una tassa a carico degli italiani di 30 miliardi di euro. Una gestione più attiva del conto metterebbe a riparo da questi rischi. 

Capito ora perchè non sempre lasciare i soldi fermi sul conto è la migliore scelta da fare? 

Trading online alternativa a lasciare i soldi fermi sul conto corrente

© Shutterstock

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